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Aborto e diversità sessuali, i giovani luterani argentini riflettono

Il tema della depenalizzazione dell’aborto continua a essere oggetto di dibattito e analisi in Argentina, come logico aspettarsi di fronte alle importanti novità, attese da decenni dalla società civile. Non fanno eccezione le chiese chiamate ad accogliere i nuovi paradigmi.

 50 giovani provenienti da diverse comunità della Provincia di Misiones della Chiesa Evangelica del Río de la Plata (Ierp), denominazione luterana argentina, hanno condiviso il Campo della gioventù distrettuale tra l’11 e il 14 luglio. Sono stati elaborati due temi, la diversità sessuale e l’interruzione volontaria della gravidanza. L’attività è stata svolta nella comunità “Leandro N. Alem” e nonostante ci fossero voci contrarie e favorevoli tra i partecipanti, soprattutto per quanto riguarda l’aborto, gli organizzatori hanno sottolineato che il dialogo è stato molto ricco e produttivo, e molto ci si è focalizzati sull’elaborare una prospettiva di fede di fronte alle nuove realtà.

Il coordinatore del distretto giovanile Mateo Fischer ha sottolineato che il tema è stato sviluppato da Paula Fogel e dai membri di “Colectivo 108”, un’associazione di diritti umani, diversità sessuale e uguaglianza di genere. Fisher ha indicato che «l’argomento era interessante e ai ragazzi è piaciuto molto». Inoltre, «ha aiutato molto il fatto che i membri del collettivo erano lì, e con la loro presenza hanno contribuito a rompere i tabù, perché molte volte quando si tratta di questo problema lo si vede dall’esterno e questa volta le giovani e i giovani hanno ritenuto che fosse cosa loro, perché avevano di fronte a loro casi reali». Per quel che riguarda l’interruzione volontaria della gravidanza, che, come riconosciuto, è stato tema più dibattuto,  l’esito è stato molto felice «perché tutti si sentivano integrati, da quelli che erano favorevoli a quelli che erano contrari» , ha riassunto il coordinatore dei giovani, che ha anche notato che la partecipazione di tutti è stata molto sentita: «abbiamo dato la possibilità di parlare di una questione molto controversa nella società, in un’atmosfera di grande rispetto e con una grande prospettiva di fede» , ha detto.

Da parte sua, l’assessora laica del distretto, Karina Arntzen, ha affermato che «dobbiamo evidenziare l’eccellente lavoro di organizzazione svolto dai giovani stessi durante il campo. Il tema era interessante per i partecipanti e molto coinvolgente». Per quanto riguarda il programma, ha indicato che «quanto pianificato è stato rispettato. Allo stesso modo dobbiamo sottolineare la voglia di stare insieme e la felicità dei partecipanti, nonché ringraziare l’accompagnamento di diversi ministri di culto e vicari durante lo svolgimento del campo».

L’organizzazione dell’attività era a responsabilità della Commissione giovanile coordinata (Consiglio distrettuale per le missioni giovanili), accompagnati dalla Pastora Karla Steilmann.