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Costanti nella gioia della fede

Così io ho lodato la gioia, perché non c’è per l’uomo altro bene sotto il sole, fuori del mangiare, del bere e del gioire; questo è quello che lo accompagnerà in mezzo al suo lavoro, durante i giorni di vita che Dio gli dà sotto il sole
Ecclesiaste 8, 15

Rallegratevi sempre nel Signore
Filippesi 4, 4


Ai nostri giorni, con i travagli che accompagnano le nostre esistenze, pare che la famosa notte di Eduardo non passi mai; nonostante ciò, questa Parola riportata nella lettera ai Filippesi si propone come veicolo di consolazione e speranza.
Nell’Antico Testamento, particolare motivo di gioia sono stati i grandi atti di liberazione operati da Dio: il passaggio del Mar Rosso e il rientro dall’esilio di Babilonia. Per Israele furono eventi rivelatori della misericordia di Dio.

Nell’oggi, ci sentiamo spesso esiliati, prigionieri delle nostre preoccupazioni, e perdiamo di vista la grandezza e la bellezza di essere in comunione col nostro Padre e Signore, quel Signore che è l’Emmanuel, il Dio con noi, che ci ama di un amore immenso da cui nessuno e niente potranno mai separarci (cfr. Romani 8, 35).
Egli è uno di noi, Egli ha si è fatto carne in Gesù Cristo per essere solidale con tutta l’umanità, morendo in croce per spianarci la strada della libertà, la libertà di poter accedere fiduciosi alla sua presenza, al trono della grazia (cfr. Ebrei 4, 16).

La solidarietà di Dio ci attesta che la nostra tristezza è la sua tristezza, la nostra gioia è la sua gioia ed è appunto per questo che ci giunge l’invito dell’apostolo Paolo: Rallegratevi sempre nel Signore! Anche in questi giorni travagliati, a dispetto di ogni evidenza, riposiamo sulla misericordia di Dio: Egli asciugherà ogni lacrima dai nostri occhi (cfr. Apocalisse 21, 4).