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La salvezza offerta a tutta l’umanità

Quelli che ha radunato da tutti i paesi, da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno celebrino il Signore per la sua bontà e per i suoi prodigi in favore degli uomini!
Salmo 107, 3-8

Molti verranno da Oriente e da Occidente e si metteranno a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli
Matteo 8, 11


Dinanzi alla pretesa di Israele di essere l’unico popolo eletto, Gesù replica che il messaggio dell’evangelo ha una destinazione universale e che appartenere al popolo di Dio, non dipende dalla propria etnia bensì dall’aderire a questo messaggio che ci rivolge il Signore. Verranno da Oriente e da Occidente, cioè verranno da ogni dove, ma con il proposito di seguire la strada che Dio pone loro dinanzi, col proposito di ricercare la sua volontà e farla diventare la regola della propria vita. Verranno da Oriente e da Occidente per sedersi a tavola con Abramo, Isacco e Giacobbe; questa affermazione ci fa capire che nel piano di Dio quello che è stato il popolo eletto non viene affatto ripudiato: esso rimane e ad esso si aggiungono gli altri che avranno accolto l’evangelo.

Qui non si tratta di sostituire ma di allargare: l’evangelo di Gesù Cristo non esclude nessuno; la volontà di Dio è la salvezza offerta a tutta l’umanità. Questa parola di Gesù ci invita oggi a valorizzare chi ha un’esperienza di vita, una cultura, una tradizione diverse dalle nostre, ma ha in sé il sincero desiderio di percorrere insieme a noi il cammino che Dio ci traccia dinanzi, di collaborare con noi nella costruzione di segni credibili del regno di Dio che avanza. E questo riguarda anche i peccatori che si convertono: il Signore li accoglie, e anche noi dobbiamo accoglierli e favorire la loro conversione, nella consapevolezza che tutti insieme dobbiamo camminare verso la manifestazione del regno dei cieli dove siederemo fraternamente alla tavola di Gesù per partecipare al banchetto prefigurato oggi dalla celebrazione della Cena del Signore.