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Vivere il tempo che Dio ci dona

Per tutto c’è il suo tempo, c’è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo
Ecclesiaste 3, 1

Gesù prese con sé i dodici, e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e saranno compiute riguardo al Figlio dell’uomo tutte le cose scritte dai profeti»
Luca 18, 31


Nel libro di Ester, Mardocheo, di fronte alla cugina-regina Ester che tentenna sull’impegnarsi per la causa del suo popolo, si rivolge a lei dicendo «chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo».
Per tutto c’è il suo tempo, anche quello di tirar fuori il coraggio e agire in virtù delle proprie capacità, del proprio potere, dei doni ricevuti. Per la regina Ester si trattava di prendere il coraggio in mano e intercedere perché il suo popolo non venisse annientato. Per ognuno di noi significa affrontare la realtà del nostro tempo perché certe cose non debbano più accadere o perché altre cose invece accadano.

Per tutto c’è il suo tempo – canta l’Ecclesiaste, il predicatore di saggezza. Tempo per nascere e per morire, tempo per piangere e per ridere, tempo per demolire e per costruire.

Per tutto c’è il suo tempo: anche per noi oggi c’è un tempo. Un tempo per dire no alla guerra e un tempo per urlare sì alla pace, un tempo per abbassarsi verso gli ultimi e un tempo per alzarsi verso Dio. C’è un tempo per camminare sul precipizio della fragilità e un tempo per stare presso pascoli erbosi e acque tranquille.

Per tutto c’è il suo tempo. C’è il tempo dell’attesa che non vive nell’impazienza. C’è il tempo della pazienza che non cerca la fretta. C’è il tempo della fretta perché non c’è più tempo.
Per tutto c’è il suo tempo, perché il tempo che Dio ci dona non venga sprecato, non venga abusato, non venga disonorato.

Amen!