istock-1137402783

Dio opera attraverso l’azione dei credenti

Perché le nazioni dovrebbero dire: «Dov’è il loro Dio?». Il nostro Dio è nei cieli; egli fa tutto ciò che gli piace
Salmo 115, 2-3

Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano
Atti 17, 30


«Dov’è il loro Dio?»: la domanda suona come quesito mosso dalla curiosità, ma è una domanda beffarda con cui i pagani mettono in discussione la potenza salvifica del Dio d’Israele che, rispetto agli idoli non si vede, e si mostra impotente attraverso le sconfitte del suo popolo.

In risposta alla provocazione dei pagani, la comunità d’Israele risponde: “Il nostro Dio è nei cieli”. Con questa risposta Israele afferma la sua fede non solo nella esistenza del suo Dio “nei cieli”, una localizzazione che indica la sua “superiorità” sulle divinità pagane che, altro non sono che argento e oro, ma soprattutto il suo essere un Dio “fattore”, che “fa tutto ciò che gli piace”, a differenza di idoli fatti da mani umane i quali non possono far niente.
Il Salmo ci insegna che Dio non è mai vittima delle circostanze, e che il suo agire è un agire libero secondo il suo buon volere ed il suo disegno eterno. Ed è così che nella creazione, Dio, nella sua libertà, ha dato inizio con un atto creativo all’esistenza del cielo e della terra, senza essere costretto dalle circostanze eterne.

Viviamo nel tempo dell’immagine, in cui ciò che non si vede è come se non esistesse. Allora come dobbiamo rispondere a chi ci chiede: Dio esiste? E se esiste, perché permette questo o quel male che causa tanta devastazione nel mondo? La nostra risposta non può essere che quella dei credenti d’Israele: “Il nostro Dio è nei cieli”, come anche Gesù ci ha insegnato a dire nella preghiera del Padre nostro. Ma questo «non significa che Dio è rinchiuso in cielo, ma, al contrario, che il suo potere è illimitato, indipendente da ogni mezzo, non si tira indietro di fronte a nessun ostacolo» (G. Calvino).

La fede cristiana crede che Dio non sia rimasto a regnare dall’alto sul mondo, ma è venuto nel mondo fra noi umani per regnare nei nostri cuori. Dio è “altro” dal mondo, ma è presente al suo interno e opera attraverso noi credenti, permettendoci di manifestare il suo carattere di amore e di compassione, e dando forza alla nostra lotta per vincere il male con il bene.