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Gli Usa chiedono la liberazione del pastore battista imprigionato in Myanmar

In una recente conferenza stampa, il portavoce del Dipartimento di Stato degli Usa, Ned Price, ha chiesto l’immediato rilascio di Hkalam Samson, pastore battista, arrestato tre mesi fa dalla giunta del Myanmar (https://riforma.it/it/articolo/2022/12/07/pastore-battista-arrestato-myanmar). Samson, consigliere della Kachin Baptist Convention, è stato arrestato all’inizio di dicembre con l’accusa di aver incontrato membri di un gruppo etnico armato e di aver tenuto un incontro di preghiera con membri del governo civile parallelo del Myanmar.

«Condanniamo l’arresto e la detenzione da parte del regime militare birmano di un importante leader cristiano di etnia kachin, il pastore Dr. Hkalam Samson», ha dichiarato Price. «Siamo estremamente preoccupati per il benessere e la sicurezza del pastore Samson, ed esortiamo i nostri partner e alleati a unirsi a noi nel chiedere al regime di ritirare tutte le accuse e rilasciare immediatamente e incondizionatamente il pastore».

Il conflitto tra i militari, conosciuti localmente come Tatmadaw, e le milizie delle minoranze etniche, si è intensificato dal colpo di stato militare avvenuto nel febbraio 2021, poiché le milizie etniche hanno sostenuto i manifestanti a favore della democrazia. Secondo i dati forniti da The Assistance Association for Political Prisoners, la giunta ha ucciso più di 3.000 persone e ne ha arrestate quasi altre 20.000.

Il pastore Samson, che in precedenza è stato presidente e segretario della KBC, è attualmente presidente dell’Assemblea consultiva nazionale Kachin, un gruppo di leader religiosi e politici locali che favoriscono la comunicazione tra l’Organizzazione per l’indipendenza Kachin (KIO) – che è l’ala politica dell’Esercito per l’Indipendenza Kachin, e la comunità locale.

Lo stesso Samson organizzò i funerali di oltre 60 vittime dell’attacco aereo della giunta in occasione di un concerto per l’anniversario di KIO nella cittadina di Hpakant lo scorso ottobre, e cercò di far sì che i feriti gravi ricevessero cure mediche di emergenza negli ospedali più vicini.
Un mese dopo quell’incidente, Samson ha partecipato a un incontro di preghiera a Myitkyina, organizzato dal Myanmar Council of Churches, che rappresenta i gruppi cristiani del Paese, per commemorare le vittime.
Price, elogiando l’incredibile lavoro di Samson a favore della libertà religiosa, della giustizia, della pace e della responsabilità, ha detto che «dovrebbe essere celebrato, non condannato. Esortiamo il regime a cessare la sua irragionevole repressione contro i responsabili e le comunità religiose in Birmania e a porre fine alla violenza».

Lo scorso novembre la giunta militare ha bombardato un seminario battista nello Stato Shan, ferendo almeno quattro uomini nel dormitorio. Lo scorso giugno, diversi rapporti anche delle Nazioni Unite, hanno rivelato che la giunta aveva preso di mira in modo sproporzionato le minoranze religiose, inclusi i cristiani, e brutalmente attaccato e ucciso centinaia di bambini dopo il colpo di stato militare.
Tom Andrews, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Myanmar, in un rapporto dell’epoca affermò che «gli attacchi implacabili della giunta contro i bambini sottolineano la depravazione dei generali e la volontà di infliggere immense sofferenze a vittime innocenti nel tentativo di soggiogare il popolo del Myanmar».