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Era gente normale

«Imparare dal genocidio per un futuro migliore» è il motto dell’Holocaust Memorial Day Trust (Hmdt), organizzazione di beneficenza governativa britannica, nata per promuovere il Giorno della Memoria nel Regno Unito, che lo celebra dal 27 gennaio 2001, così come l’Italia, cioè prima che diventasse una ricorrenza internazionale riconosciuta dalle Nazioni Unite (2005).

Il Hmdt promuove iniziative non solo per mantenere viva la memoria delle persecuzioni nazi-fasciste contro ebrei e altre minoranze, ma anche per tenere alta la sensibilità sul tema generale del genocidio come minaccia costante, ricordando esempi ben più recenti, Cambogia (1975-1979), Ruanda (1994), Bosnia (1995) e Darfur (2003-).

L’idea è che il “Giorno della memoria” è qualcosa di universale e sempre attuale: come si legge sul sito ufficiale dell’Hmdt (https://www.hmd.org.uk), «l’Olocausto ha minacciato il tessuto della civiltà e il genocidio deve essere ancora combattuto ogni giorno. Il nostro mondo spesso si sente fragile e vulnerabile e non possiamo essere compiacenti. Anche nel Regno Unito, il pregiudizio e il linguaggio dell’odio devono essere affrontati da tutti noi. Il Giorno della Memoria è per ciascuno. Ogni anno in tutto il Regno Unito, migliaia di persone si riuniscono per saperne di più sul passato e per agire per creare un futuro più sicuro. Sappiamo che più si impara, più ci si immedesima e più si fa. Insieme portiamo la testimonianza per coloro che hanno subìto il genocidio, e onoriamo i sopravvissuti e tutti coloro le cui vite sono state rese irriconoscibili».

Un aspetto interessante è che ogni anno l’Holocaust Memorial Day Trust sceglie un tema, che per il 2023 è «Gente normale». Riprendendo la riflessione di Hannah Arendt sulla “banalità del male”, si pone l’accento sul fatto che sia coloro che hanno subito il genocidio, sia coloro che lo hanno facilitato, con il loro silenzio e la loro indifferenza, erano gente ordinaria.
Si ricorda che i milioni di persone uccise non avevano in sé nulla di “straordinario” o di anormale, se non il fatto di appartenere a un gruppo religioso o etnico considerato sgradito dai persecutori.
Spesso si tende piuttosto a considerare la “straordinarietà” mentre, ricorda l’utile dossier contenente testimonianze e spunti di riflessione, erano gente normale sia i carnefici e i loro complici, sia quelli che hanno assistito o sono passati oltre senza fare nulla, sia i salvatori, sia le vittime. E, eccetto queste ultime, hanno tutti avuto una scelta.

Naturalmente ci sono state le persone “straordinarie”, nel bene e nel male, ma l’intento della Hmdt è sottolineare proprio la responsabilità, ieri come oggi, delle persone qualunque, e la loro importanza nel contrastare pregiudizi e discorsi d’odio che formano l’humus di ogni persecuzione.

Un gesto simbolico, proposto come ogni anno il 27 gennaio a livello nazionale, sarà di “illuminare l’oscurità”, alle 4 del pomeriggio, accendendo candele alle finestre e condividendo le foto sui social network con gli hashtag #HolocaustMemorialDay e #LightTheDarkness. Saranno illuminati di viola anche monumenti ed edifici pubblici.