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Cambiamenti ambientali e migrazioni, il convegno della Diaconia valdese

Negli splendidi spazi del Palazzo della Meridiana di Genova si è svolto ieri 26 gennaio il VI convegno organizzato dai Servizi Inclusione della Csd- Diaconia valdese, il braccio sociale della Chiesa valdese – Unione delle chiese valdesi e metodiste.

Il tema centrale della giornata ha riguardato le correlazioni fra i drammatici cambiamenti ambientali che il nostro pianeta sta vivendo a causa della sfrenata corsa al consumo messa in atto dagli esseri umani e le migrazioni di centinaia di milioni di persone in fuga da aree diventate oramai invivibili proprio a causa dei mutamenti climatici.

Al pastore e professore di teologia sistematica Fulvio Ferrario il compito di aprire i lavori, moderati da Monica Fabbri della chiesa valdese di Milano, per evidenziare quanto in alcune fasi storiche anche il Cristianesimo abbia avuto un ruolo nel contribuire alla “desacralizzazione” del Creato e alla sua sottomissione all’Homo Faber, per giungere oggi a posizioni assai più attente alla cura di quanto ci circonda.

Il meteorologo Luca Mercalli ha ricordato con la consueta incisività quanto l’operare umano sulla Terra abbia messo quest’ultima in una grande sofferenza che è necessario curare il più in fretta possibile.

Il professore di sociologia delle migrazioni dell’università di Milano Maurizio Ambrosini ha aiutato il folto pubblico a smontare alcuni dei luoghi comuni che accompagnano la narrazione che ruota attorno ai fenomeni migratori per concludere con un forte appello al diritto alla mobilità globale quale antidoto alle morti e alle sofferenze dei popoli costretti a spostarsi.

L’attivista afgano Mateen Nasratullah, costretto a fuggire dal suo Paese dopo il ritorno al potere dei Talebani, ha portato una testimonianza drammaticamente concreta di quanto i mutamenti climatici stanno devastando la regione medio orientale, il tutto aggravato da sanzioni internazionali che impoveriscono il tessuto sociale e da una classe dirigente incapace anche solo di cogliere l’urgenza del problema.

A Loretta Malan, direttrice dei Servizi Inclusione, il compito finale di tirare le fila della densa mattinata: «Il domani comincia oggi» riassume bene quanto serva agire subito, senza tentennamenti.

Qui di seguito due brevi contributi da parte del presidente della Csd- Diaconia valdese, pastore Francesco Sciotto, e del professor Maurizio Ambrosini: