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La val Pellice avrà la sua prima pietra d’inciampo

Le pietre d’inciampo sono ormai presenti in quasi trenta paesi europei; decine di migliaia di blocchetti di pietra, ricoperti da una targa d’ottone con sopra nome, cognome, data di nascita, di deportazione e di morte (quando conosciuta). Un museo diffuso a cielo aperto che riporta l’attenzione verso i milioni di esseri umani deportati e uccisi nei lager nazisti della Seconda Guerra mondiale.

La figura di Jacopo Lombardini è da anni al centro di studi e ricerche del Collegio Valdese di Torre Pellice, con i primi studi dedicati alla figura uccisa a Mauthausen il 25 aprile del 1945. «Come Liceo Valdese – ci spiega il professore Marco Fraschia – abbiamo organizzato nel corso degli ultimi anni due “pullman della memoria” che hanno ripercorso le tappe della vita da prigioniero di Lombardini.

Con la collaborazione di Jean Louis Sappè e Maura Bertin abbiamo creato uno spettacolo teatrale che è stato rappresentato a Fossoli, campo di prigionia dove si passava prima di prendere la via per i lager, e infine è stato girato un docufilm (https://www.youtube.com/watch?v=GpRzHm0HJ1w) con la regia di Anna Giampiccoli.

Proprio durante le riprese, i cui protagonisti erano gli studenti e le studentesse del quarto anno, è emersa la possibilità di avere una pietra d’inciampo». È così quindi partito l’iter (le “pietre” vengono confezionate dall’ideatore, l’artista tedesco Gunter Demnig) che ha previsto il coinvolgimento di diversi attori. «Abbiamo coinvolto la Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice, luogo dove Lombardini visse negli ultimi tempi da uomo libero, il Comitato Val Pellice per la difesa dei valori della Resistenza e della Costituzione Repubblicana, l’Anpi locale e ovviamente il Comune per tutte le pratiche burocratiche» aggiunge Fraschia.

La “pietra” verrà installata ad aprile, il 21. «Abbiamo scelto questa data – conclude Fraschia – anche se ci sarebbe piaciuto ricordare Lombardini a gennaio, il 27, in occasione del Giorno della Memoria. Abbiamo poi pensato che la stagione migliore fosse la primavera, vicino al giorno della Liberazione che coincide anche con la data di morte di Lombardini. Per questo motivo abbiamo optato per il 21, invitando i parenti e organizzando una cerimonia».

Ma la Pietra d’inciampo non è un punto di arrivo. Infatti il Liceo Valdese ha previsto per maggio la riedizione del “Pullman della Memoria” aperto a studenti e cittadini, che toccherà tutte le tappe della deportazione di Lombardini: la cella della Caserma Ribet di Torre Pellice, la Caserma Pettinati di Luserna San Giovanni, le “Nuove” di Torino, Fossoli, Bolzano e infine Mauthausen.