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Testimoni di riconciliazione

Non vi spaventate, non temete! Non te l’ho io annunciato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni
Isaia 44, 8

Noi facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio
II Corinzi 5, 20

Siamo irriconciliati. E irriconciliabili. Nemici. Lo sono popoli e nazioni, religioni, chiese. Lo sono gli uomini e le donne; genitori e figli; la terra e i suoi abitanti. Sinonimi di riconciliazione sono: accordo, pacificazione, armonia, amicizia. Nel linguaggio della Bibbia riconciliazione significa: cambiamento, trasformazione. Anche per Dio riconciliarsi con noi ha voluto dire cambiare. Dio ha mutato il suo giudizio in grazia, la sua condanna in perdono, la sua vendetta in amore. La croce è il luogo della riconciliazione, infatti “Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5, 8). Eravamo nemici, ora non più. Questa è la sostanza della riconciliazione.

Che cosa vuol dire per noi oggi essere strumenti di riconciliazione, testimoni di cose nuove nell’asprezza della vita quotidiana? La riconciliazione non è soltanto un auspicio, un desiderio, un augurio ma un itinerario da percorrere, un’esperienza da vivere. È la via aperta da Gesù Cristo che ci precede e ci dà la forza di avanzare verso quella mèta, al fine di realizzare una convivenza pacifica, costruttiva, armoniosa.
«Signore, ti ringraziamo per l’Evangelo della liberazione e della pace. Sembra che il mondo non abbia futuro. Come comunità di testimoni dell’Evangelo finiamo per sentirci troppo deboli per dare al mondo dei segni efficaci della nuova umanità che il Risorto ha inaugurato. Confessiamo che questo senso di impotenza talvolta si adagia nell’indifferenza. Fa’ o Signore, che come singoli e come chiesa, possiamo trovare la forza e i termini giusti per rilanciare fra di noi e nel mondo il gioioso messaggio della riconciliazione. Padre, tonifica la nostra speranza e la nostra fede nel nome di Gesù». Amen.