pietre

Se le osservi, non inciampi

Per il nono anno consecutivo Torino accoglie le Pietre d’Inciampo (Stolpersteine) di Gunter Demnig. Il dodici e il tredici gennaio, nuovi tasselli saranno accolti a memoria delle vittime della deportazione nazi-fascista. Saranno dunque 143, le pietre d’inciampo impiantate nel territorio cittadino. 

«Il Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino – in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino, l’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned) – sezione Torino e il Goethe Institut Turin –, per il nono anno porta a Torino gli Stolpersteine di Gunter Demnig, il progetto europeo ideato e realizzato dall’artista tedesco per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista», si legge nel comunicato stampa. 

L’artista, infatti, produce piccole targhe di ottone da inserire nel selciato o nel cemento, davanti alle abitazioni nelle quali risiedevano le persone ricordate. Ogni targa riporta il nome della vittima, la data e il luogo di nascita e di morte/scomparsa. In tutta Europa sono state posate più di 90mila pietre. Le prossime installazioni: giovedì e venerdì della prossima settimana, 13 pietre in 8 luoghi. 

Venerdì 13 gennaio alle ore 12, in via Breglio 38 (in occasione dell’installazione della pietra dedicata a Valentino Merlo) la cerimonia pubblica alla presenza delle istituzioni e degli enti promotori e degli studenti di dieci istituti scolastici torinesi di ogni ordine e grado (giovani che sono stati coinvolti attivamente in un percorso didattico realizzato dal Museo in collaborazione con l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza; un percorso didattico che ha ricevuto il sostegno del Polo del ’900.

«Nel corso degli anni i torinesi hanno mostrato un crescente interesse per quest’iniziativa di alto valore storico e morale, che si avvale di un processo partecipativo che costituisce una vera e propria azione di public history. Le attività educative e di coinvolgimento della cittadinanza sono volte a favorire la conoscenza del territorio urbano e a accrescere la consapevolezza su eventi storici significanti tramite processi di produzione di saperi “dal basso” in un quadro di provato rigore storico».

«Il Museo cura il dialogo con le persone che richiedono l’installazione di pietre o che manifestano interesse per il progetto e le sue finalità. Negli anni si sono rivolte al Museo realtà di altre città, piemontesi e non solo, per ottenere indicazioni e suggerimenti su come far installare le pietre d’inciampo nel proprio territorio; un’attenzione che conferma come il progetto Pietre d’inciampo Torino sia ormai considerato un modello di riferimento e di sostegno per la diffusione delle pietre d’inciampo in Italia».

Alla pagina www.museodiffusotorino.it/pietredInciampo  si trovano la geolocalizzazione delle pietre sul territorio cittadino e le biografie delle vittime a cui sono dedicate.