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Dio si serve di noi

L’angelo del Signore tornò una seconda volta, lo toccò, e disse: «Alzati e mangia, perché il cammino è troppo lungo per te»
I Re 19, 7

Rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia vacillanti; fate sentieri diritti per i vostri passi
Ebrei 12, 12-13

Dopo il lungo contrasto con il re Acab e la regina Izebel, Elia, minacciato di morte da lei, non ne può più. Se ne va nel deserto. Si sfoga con Dio: «Basta! Prendi la mia vita, o Signore, poiché non valgo più dei miei padri». Elia vuole lasciarsi morire.

Si sdraia sotto una ginestra e si addormenta. Ma un angelo lo sveglia, e gli dice «Alzati e mangia». Elia vede una focaccia e una brocca d’acqua. Mangia, beve e poi si addormenta di nuovo. Ma “l’angelo del Signore” lo sveglia di nuovo, e gli ordina ancora una volta di mangiare, “perché il cammino è troppo lungo per te”.

Di nuovo Elia mangia, beve e così rifocillato può camminare per quaranta giorni e notti fino al monte di Dio, Oreb.

Chi è questo angelo? Scordiamoci una creatura con le ali. È probabile che si trattasse di un beduino che passava di là; ha visto un uomo solo, stremato, e lo ha aiutato. Perché dunque il testo lo chiama “un angelo”? Angelo significa “messaggero”. Uno inviato dal Signore, tant’è vero che la seconda volta, il testo specifica “l’angelo del Signore”. È dunque il Signore che si è servito di uno sconosciuto, che passava di lì per caso. Per caso? No, non c’è niente di casuale. È Dio che si è servito di questo beduino, facendo in modo che passasse proprio da quel punto del deserto. 

Per portare a buon fine i suoi piani, Dio si serve talvolta di noi esseri umani, che, consapevoli o no, incrociamo, sul nostro cammino, qualcuno o qualcuna che ha bisogno di aiuto. Se ci capita, non possiamo fare altro che portare aiuto, conforto. Talvolta l’aiuto ci verrà richiesto, talaltra ci troveremo a intuire che quella persona ha bisogno di noi. Se e quando questo ci capita, possiamo solo ringraziare Dio di essersi servito di noi. Sarà un piccolo gesto di gratitudine per tutto il bene che, immeritatamente, abbiamo ricevuto dal Signore.  

Immagine: Profeta Elia, icona russa, anonimo, Pskov school – Tretjakov Gallery