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Presbiteriani in Nigeria. Un nuovo moderatore

Il Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec) ha espresso le sue felicitazioni a Ekpenyong Akpanika per la recente elezione al ruolo di moderatore della Chiesa presbiteriana della Nigeria.

«Il suo insediamento – si legge –, arriva in un momento senza precedenti, in cui le chiese e il popolo della Nigeria continuano ostinatamente a cercare soluzioni all’insicurezza, alla povertà, alla fame, ai rapimenti a scopo di riscatto, all’estremismo religioso e a tutte le forme di criminalità che tormentano la Nigeria», ha affermato il segretario generale ad interim del Cec, Ioan Sauca.

«Sono fiducioso e convinto che la sua leadership spirituale e la sua lunga esperienza ecumenica sarà un motore di sviluppo per nuovi sforzi spirituali, ecumenici, missionari e teologici».

Il Cec, infine, ha espresso il suo apprezzamento per la cooperazione e la collaborazione «di lunga data» della Chiesa presbiteriana della Nigeria nel corso di questi anni. 

«Siamo certi che la nostra proficua collaborazione proseguirà fruttuosa anche in futuro sotto la vostra guida, grazie alle relazioni ecumeniche che si muovono nel solco comune del pellegrinaggio per la giustizia, la riconciliazione e l’unità in Nigeria e nel mondo», ha concluso Sauca.

La testimonianza presbiteriana in Nigeria è iniziata nel 1846 per iniziativa di schiavi liberati dalla Giamaica, di missionari scozzesi e dei re di Calabar. La chiesa ha operato inizialmente come presbiterio del Biafra, poi come sinodo del Biafra con la costituzione del 1921 e successivamente come Chiesa presbiteriana del Biafra con la costituzione del 1945. Nel 1952 il nome fu cambiato in Chiesa presbiteriana della Nigeria orientale e, con l’indipendenza della Nigeria nel 1960, divenne Chiesa presbiteriana della Nigeria. 

La Chiesa presbiteriana della Nigeria ha adottato la Confessione di fede di Westminster e altre confessioni della tradizione riformata come parte dei suoi standard dottrinali, subordinati solo alle Scritture. La Chiesa è aperta al ministero delle donne. La prima donna ministro è stata ordinata nel 1982. Oggi ci sono più di 50 donne pastore che servono la chiesa.

La chiesa è attualmente impegnata in un lavoro di missione in zone tradizionalmente non presbiteriane e non cristiane del Paese e a Cotonou nella Repubblica del Benin e a Lomé in Togo. Questo impegno missionario è coordinato dalla Direzione nazionale delle missioni, istituita nel 1998. La Chiesa presbiteriana conta edifici in tutte le 36 capitali statali del Paese, compresa Abuja, la capitale federale.

 

Foto di Albine Hillert/Cec