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Donne d’Uganda

L’Unione delle madri della Chiesa ugandese (nella Regione del Buganda) e il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), lottano insieme per onorare la Campagna per i 16 giorni contro la violenza sessuale e di genere. 

A Kisugu Namuwongo (Kampala), circa 150 persone si sono dunque riunite per condividere storie di vita e di solidarietà, per donare nuova speranza alle donne sopravvissute alla violenza sessuale e di genere, altresì per sostenere le persone che vivono le difficoltà dovute al contagio da Hiv e per dare conforto alle nonne che si occupano di bambini rimasti orfani dei propri genitori, per via dell’Aids. I leader dell’Unione delle madri e del consiglio comunale hanno offerto la loro presenza e il loro sostegno. Rivolgendosi ai presenti, Agrrey Namwanza, del consiglio comunale di Kampala ha rivolto il suo plauso all’Unione delle madri per il lavoro svolto per porre fine dello stigma dell’Hiv e per il sostegno offerto alle persone che convivono con virus.

Elizabeth Kikiyo, presidente dell’Unione delle madri della diocesi di Kampala, ha invece esortato le persone che vivono con l’Hiv a aderire al trattamento terapeutico e ha chiesto ai membri della comunità di mostrare il loro amore, e non il loro stigma, alle persone che vivono con l’Hiv. Ha poi affermato che per ridurre in modo significativo la violenza sessuale e di genere e le nuove infezioni da Hiv, sia uomini, sia donne, sia ragazzi e ragazze devono unirsi nella consapevolezza di promuovere una convivenza pacifica.  

Il 1° dicembre scorso, per questo, l’arcivescovo della Chiesa dell’Uganda, il pastore Stephen Kaziimba Mugalu – insieme a 50 leader della chiesa e ad altri membri della comunità colpiti dall’Hiv -, si sono riuniti presso gli uffici della Buganda Mothers Union a Kampala, per ricordare la Giornata mondiale contro l’Aids. 

Rivolgendosi ai presenti l’arcivescovo ha espresso la sua gratitudine per l’impatto che le Iniziative d’Advocacy ecumenica sull’HIV e l’AIDS del Cec e dell’Unione delle madri hanno avuto in Uganda nella lotta all’Hiv e alla violenza sessuale e di genere. Ha poi ringraziato il Cec per aver dato la priorità a interventi rivolti all’Hiv e ha esortato i leader della chiesa a percorrere la strada intrapresa, sino a quando l’Hiv e l’Aids non saranno più una minaccia per la salute pubblica.

Durante quest’occasione, la coordinatrice regionale dell’Africa orientale per il programma ecumenico di iniziative e advocacy sull’Hiv e l’Aids del Cec, Pauline Wanjiru Njiru, ha ricevuto apprezzamento per il lavoro profuso contro la lotta all’Hiv e alla violenza sessuale e di genere nelle comunità e nel mondo.

Le attività legate alle 16 Giornate proseguiranno nelle sette diocesi della Chiesa dell’Uganda (regione del Buganda) sino al 10 dicembre.