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Dio sostiene la nostra fatica

Egli dà la forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato 
Isaia 40, 29

Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete»
Giovanni 6, 35

Di quella “forza” che proviene dalla grazia abbiamo parlato nella meditazione ieri. Oggi il testo del profeta Isaia, che ci viene suggerito dal Lezionario Un giorno una parola, ci ripropone il tema della forza, quella che Dio dona a coloro che sono stanchi, il vigore per gli spossati. Isaia poco prima afferma che “Dio non si affatica e non si stanca” e questa sua forza non la tiene tutta per sé, ma la dona a chi l’ha perduta. È l’invito a cercare nel Signore la strada per non crollare di fronte alle fatiche della vita; è l’invito a sperare nel Signore unica fonte della nostra forza.

In un tempo come il nostro nel quale molti hanno perso le speranze, nel quale molti non trovano la forza per rialzarsi, la voce del profeta suona come una tromba all’inizio della battaglia. Un segnale forte che deve renderci consapevoli che non possiamo trovare la forza necessaria solo in noi stessi o nelle cose del mondo. Un segnale che è l’invito a combattere contro la tentazione di lasciarsi andare, di chiudersi nel proprio dolore, nella propria debolezza. Un segnale che porta in sé la gioia del navigante che ha perso la rotta e che all’improvviso vede la terra comparire all’orizzonte. Dio non si affatica e sostiene la nostra fatica. Dio non si stanca e sostiene la nostra stanchezza: ci raccoglie, ci solleva, ci accompagna, ci cura, ci benedice. Spera nel Signore sorella, fratello, spera in Lui solo. Amen!