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Le riviste nella storia d’Italia

«Le riviste di cultura italiane nella storia d’Italia» è il titolo di un convegno promosso dal Coordinamento Riviste Italiane di Cultura (Cric) che si terrà il prossimo 23 novembre. 

«L’unica rassegna nazionale delle riviste – si legge sul sito ufficiale -, che mette insieme diversi mondi culturali per coordinare prospettive e proporre i risultati dell’elaborazione di decine di redazioni.

Ripercorrere la storia del ruolo delle riviste di cultura nell’Italia dal Dopoguerra ad oggi è la chiave interpretativa per approfondire il ruolo della cultura, del volontariato culturale, della comunicazione sociale. Le riviste di cultura  – si legge ancora – hanno evidenziato una chiara capacità di resistenza anche nel tempo della pandemia, persino mostrando cenni di rilancio della propria vitalità. In questo quadro il Cric ritiene che uno dei ritardi più pesanti riguardi l’economia della conoscenza, ossia, quel settore economico che cresce sul sapere, sulla tecnologia e l’innovazione, a partire da quella culturale, sociale, politica. 

Questo ritardo è dovuto in larga misura alla perdita del rapporto tra mondo della ricerca, dell’elaborazione culturale, e mondo sociale, economico produttivo dall’altro. Una cerniera, questa, che appartiene strutturalmente alla vita delle riviste di cultura».

Il convegno si terrà il 23 novembre presso la Sala Laudato sì del Campidoglio dalle 10 alle 13

Tanti i direttori e curatori delle riviste italiane presenti, tra questi Valdo Spini (Presidente Cric), Giacomo Bottos (Pandora Rivista), Cosimo Ceccuti (La Nuova Antologia), Antonio Fanelli (Lares), Guido Melis (Le Carte e la Storia), Sandra Federici (Africa e Mediterraneo), Simona Maggiorelli (Left), Maria Panetta (Diacritica), Gabriella Piroli (Prometeo), Severino Saccardi (Testimonianze), Davide Romano (Coscienza e Libertà), Claudio Paravati Confronti. I saluti iniziali saranno a cura di Antonella Melito, consigliera Roma Capitale -Commissione Cultura.

La locandina