309589618_465506062287833_8531151925095646341_n

Tanti auguri Miramonti!!!

«Era esattamente il 15 novembre 1982 quando la “Miramonti” iniziava il suo servizio dedicato alle persone anziane» ci spiega Roger Davit, vicepresidente del Comitato di gestione della struttura per anziani di Villar Pellice (To). Oggi sono passati 40 anni, di cui gli ultimi tre contrassegnati dalla grande difficoltà della pandemia che ha colpito maggiormente gli anziani rispetto ad altre fasce di popolazione e quindi di conseguenza le case che li ospitano.

Miramonti nasce per dare l’opportunità principalmente alle persone dell’alta valle di avere un luogo protetto dove trascorrere serenamente la loro vecchiaia (qui la storia completa). La casa è una RA (Residenza Assistenziale) quindi prevede che gli ospiti abbiano ancora una discreta autosufficienza (al contrario delle RSA) ed è gestita dal Concistoro della Chiesa valdese di Villar Pellice tramite un comitato di gestione (Miramonti assieme all’Asilo valdese per persone anziane di Luserna San Giovanni sono le due strutture non inserite organicamente nella Diaconia Valdese ma con cui c’è una stretta collaborazione su molti ambiti). «Il 15 novembre avremo un Comitato ma prima andremo a trovare tutti gli ospiti e assieme alle operatrici avremo un momento di festa interna – aggiunge Davit –. Invece per tutti e tutte ci ritroveremo sabato 5 novembre alle 20,45 nel tempio valdese di Villar Pellice per una serata di musica con “I canti di mamma” e i “Peiroulët”. Dopo ci sarà un piccolo momento conviviale». 

La Miramonti sta attraversando un momento di transizione: «Al momento non abbiamo il presidente del comitato – conclude Davit – : c’è un po’ di difficoltà a trovare persone che vogliano impegnarsi (un problema comune a molte altre attività delle nostre chiese Nd’A) ma bisogna anche saper cogliere gli aspetti positivi: dopo un periodo in cui abbiamo avuto molti posti liberi causa Covid, oggi la struttura è quasi al completo e siamo anche riusciti a tornare in “piazza”, facendo la festa nel periodo estivo che per due anni era stata annullata, tornando a risaldare il forte rapporto fra la casa e il territorio».