bisposporvoo_escrevem_patriarcacirilo

Le Chiese di Porvoo chiedono la pace

Quattordici tra Primati e Vescovi presiedenti delle Chiese della Comunione di Porvoo si sono riuniti nella città finlandese di Tampere dall’11 al 13 ottobre per celebrare il 25° anniversario della Comunione, sotto il tema «Ritratto, Unità e vulnerabilità». L’incontro, che si tiene ogni quattro anni e avrebbe dovuto avere luogo nel 2021, è stato posticipato a causa della pandemia di Covid-19.

In questa occasione, hanno scritto una lettera al Patriarca ortodosso di Mosca Kirill, esprimendo (si legge nel documento) «il loro orrore per la guerra in Ucraina e in particolare ai recenti bombardamenti di civili e alle infrastrutture locali». Sottolineando che si tratta «di atti contro l’umanità, che violano il principio delle Convenzioni di Ginevra e che pongono la guerra ad un alto livello di morte e crudeltà nei confronti del popolo ucraino», i vescovi firmatari hanno chiesto al patriarca di Mosca di convincere il presidente russo a porre fine a questa escalation di guerre e violenze.

Nel documento (che si può leggere qui) i quattordici leader affermano che le Chiese devono condividere il comune impegno ecumenico di seguire il comandamento di Cristo di amare e proteggere i più vulnerabili e dimostrare che tutti, compreso il patriarca Kirill, devono essere promotori di pace ovunque si trovino. Concludono la loro missiva riaffermando le loro preghiere per tutte le parti e le persone coinvolte nell’attuale conflitto, e rivolgendo al patriarca le loro preghiere e la fiducia che farà «tutto quanto in (suo) potere per influenzare coloro che prendono quelle decisioni che conducono a una recrudescenza della guerra e altre decisioni prese per destabilizzare l’Ucraina.  Per il bene di tutti, inclusi i soldati e le loro famiglie in Russia, esortiamo Sua Santità a fare tutto ciò che è in Suo potere per porre fine a questa guerra».

I firmatari e le firmatrici sono stati: Tapio Luoma (chiesa evangelica luterana di Finlandia); Stephen Cottrell (Chiesa d’Inghilterra); Olav Fykse Tveit, (Chiesa di Norvegia); Rinalds Grants (Chiesa evangelica luterana della Lettonia); Antje Jackelén (Chiesa di Svezia); Michael Jackson (Chiesa d’Irlanda); Tor Berger Jørgensen (Chiesa luterana in Gran Bretagna); Carlos López Lozano (Chiesa riformata episcopale di Spagna); Jorge Pina Cabral (Chiesa Lusitana – Portogallo); Agnes M. Sigurðardóttir (Chiesa d’Islanda); Peter Skov-Jakobsen (Chiesa evangelica luterana in Danimarca); Mark Strange (Chiesa episcopale scozzese); Urmas Viilma (Chiesa evangelica luterana estone); Lauma Zusevics (Chiesa evangelica luterana lettone nel mondo).

Nell’incontro sono stati presi in esame i tre temi conduttori, tracciando innanzitutto un ritratto di questa comunione di chiese nata formalmente nel 1994 proprio in Finlandia (in realtà nella cittadina di Järvenpää, ma ha poi preso il nome da una vicina località, Porvoo appunto, dove si è tenuta la prima celebrazione congiunta). Questa unione di chiese nasce dal riconoscimento della piena comunione inizialmente fra le chiese luterane di Norvegia, Svezia, Estonia, Lituania, e la Chiesa episcopale di Scozia (anglicana), coinvolgendo successivamente le Chiese anglicane dInghilterra, Irlanda e Galles, la Chiesa luterana dellIslanda, Finlandia e poi Danimarca, e la penisola iberica, le cui piccole chiese anglicane (la Chiesa evangelica apostolica cattolica lusitana e la Chiesa episcopale riformata spagnola) si sono aggiunte nel 2001. Comprende oggi 15 chiese, infatti ne fanno parte dal 2014 anche la Chiesa luterana in Gran Bretagna e la Chiesa luterana lettone allestero (mentre quella nazionale mantiene il ruolo di osservatrice fin dalla nascita della Comunione).

Queste Chiese, in piena comunione tra loro, si propongono di sviluppare una missione comune nell’annuncio dell’amore di Dio e della riconciliazione e del servizio nelle società in cui sono presenti.

 

 

Foto: Comunione di Porvoo