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Otto per mille: l’elenco dei progetti finanziati

È stato pubblicato sul sito www.ottopermillevaldese.org – l’elenco completo dei progetti finanziati quest’anno con i fondi dell’Otto per Mille (Opm) destinati dai contribuenti italiani alla Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle Chiese metodiste e valdesi. Le scelte di distribuzione dei fondi hanno ricevuto l’approvazione da parte del Sinodo, l’Assemblea che costituisce la massima autorità umana delle Chiese valdesi e metodiste, che si è svolto dal 21 al 26 agosto a Torre Pellice (Torino).

Sono esattamente 1557 – 1107 in Italia e 450 all’estero – i progetti ai quali è stato destinato un patrimonio complessivo di circa 45 milioni, acquisito in virtù di oltre 570 mila firme (il 3,3% del totale delle scelte espresse dai contribuenti).

«L’elemento distintivo di quest’anno, del bando 2022 – spiega Manuela Vinay, responsabile dell’Otto per mille – è il maggior numero di progetti ma anche l’importo – 45 milioni già assegnati: un nostro record». Come è stato possibile? «Grazie al maggior numero di firme, cioè di contribuenti che hanno scelto le chiese valdesi e metodiste». Va ricordato che si fa riferimento all’anno fiscale 2018 e alle dichiarazioni dei redditi firmate nel 2019, dunque prima della pandemia.

Come si spiega questo record? «Raccogliamo i frutti della nostra coerenza nel tempo, fatta di trasparenza e apertura a 360 gradi verso tutte le realtà. Per noi è un punto di forza essere presenti su tanti territori, anche con piccole associazioni e progetti locali» che difficilmente hanno la possibilità di accedere a fondi e finanziamenti di altre istituzioni o enti. «Seminare in tante realtà diverse, anche con importi minimi, significa per noi dare una risposta ai “piccoli” e ai “pochi”, alle realtà che conoscono bene i bisogni dei territori in cui lavorano e si adoperano per gli altri», aggiunge Vinay.

Diverse le prospettive future. I numeri delle firme nelle dichiarazioni dei redditi dicono infatti che ci sarà un calo importante dei contributi (per tutte le chiese). «Negli anni della pandemia i contribuenti hanno guardato allo Stato con occhi diversi, meno sfiduciati. Di qui la scelta di spostare dalle confessioni religiose allo Stato la quota dell’Otto per mille», ha detto la responsabile dell’Opm. «Sappiamo che avremo un calo di firme e dovremo essere ancora più selettivi e attenti nella gestione dei fondi – conclude – e cercheremo di prediligere come sempre la qualità degli interventi».

Per quanto riguarda le iniziative sostenute in Italia, come si legge nel comunicato dell’OPM,  il maggior numero (21% del totale) ricade nella categoria “Miglioramento delle condizioni di vita di soggetti affetti da disabilità fisica e mentale”. Tra questi, molti riguardano il tema del “dopo di noi” (ossia la tutela dei disabili rimasti privi di sostegno familiare), oggi particolarmente sentito. Seguono le categorie della “Promozione del benessere e della crescita di bambini e ragazzi” (17%), le “Attività culturali” (16%); contrasto alla povertà, disagio sociale e precarietà lavorativa (9%), Tutela della salute (8%), Accoglienza rifugiati e migranti (7%), Prevenzione e contrasto alla violenza di genere (7%), Recupero detenuti ed ex detenuti (4%), educazione alla cittadinanza (4%), Tutela dell’ambiente (4%), Anziani (3%).

I progetti internazionali sono così ripartiti: interventi sanitari e di tutela della salute (19%), educazione (19%), protezione dell’infanzia (12%), formazione professionale e attività generatrici di reddito (11%), diritti umani (9%), sviluppo rurale e sicurezza alimentare (9%), promozione ruolo delle donne e uguaglianza di genere (9%), aiuti umanitari in emergenza (5%), accesso all’acqua e all’igiene (3%), lotta alla malnutrizione (3%), tutela dell’ambiente (1%). La maggior parte dei progetti si concentra in Africa e Medio Oriente, oltre all’America latina.

«Anche in un anno ancora tanto difficile, per il prolungarsi delle conseguenze della pandemia, che ha accentuato le già profonde diseguaglianze nell’accesso a servizi e diritti essenziali per una vita in dignità, sicurezza e libertà, – spiega Alessandra Trotta, Moderatora della Tavola Valdese, – abbiamo la possibilità di non fare mancare il nostro appoggio a quella parte di cittadinanza attiva che lavora ogni giorno dalla parte e a sostegno degli ultimi e dei più bisognosi. Il maggior gettito ricevuto, grazie all’aumento delle firme dei contribuenti in favore della nostra Chiesa, ci ha infatti consentito non solo di garantire continuità a piccoli e grandi progetti portati avanti da associazioni ed enti che erano già entrati negli scorsi anni nella nostra “comunità allargata”, ma anche di sostenere molte nuove iniziative: proposte che quest’anno riceveranno per la prima volta un nostro contributo, da investire, in un patto di fiducia, in solidarietà, sviluppo, cultura, tutela dell’ambiente».

Qui l’elenco completo