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Trovare le parole giuste

C’è chi, parlando senza riflettere, trafigge come spada, ma la lingua dei saggi procura guarigione
Proverbi 12, 18

Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione
Romani 14, 19

Può capitare a chiunque di parlare senza riflettere. Capita soprattutto a chi ha un carattere impulsivo. Magari si dice qualcosa di giusto; sappiamo di avere ragione e vogliamo convincere la persona che abbiamo di fronte. Oppure ci troviamo ad essere stati offesi da qualche parola o giudizio emesso troppo in fretta, o in maniera malevola, dal nostro interlocutore o interlocutrice. 

Come reagire in questi casi? Appunto, riflettendo prima di parlare. Prendendosi il tempo per non emettere sentenze affrettate, per non usare parole offensive di cui poi potremmo pentirci. Di questo prendere tempo prima di rispondere ci dà un buon esempio Gesù, nell’episodio dell’adultera (Giovanni 8, 8). Di fronte all’insistenza con cui scribi e farisei lo incalzano, pensando di metterlo in difficoltà cogliendolo in contraddizione, Gesù, anziché rispondere, si china a scrivere con il dito per terra. Perché? Vuole prendersi tempo per calmare il suo animo, che era rimasto turbato dall’ipocrisia dei suoi oppositori, e poi rispondere.

Ecco, anche noi possiamo seguire questo metodo. In un tempo in cui le persone sono sempre più esacerbate da una serie di eventi sempre più gravi – guerra, pandemia, cambiamento climatico – può capitare di trovarci a discutere con persone che hanno idee opposte alle nostre. Di solito, chissà perché, si tratta di persone che si esprimono in maniera aggressiva e vorrebbero coinvolgerci in una discussione animata. Non lasciamoci trascinare nel loro gioco. Prendiamoci tempo, rispondiamo con calma; solo così potremo evitare di “trafiggere come spada”.

Allo stesso modo, pensiamo al bene che possiamo comunicare a chi è nello sconforto e ha bisogno di incoraggiamento, se rivolgiamo una parola ponderata, carica di saggezza. La preghiera ci può aiutare a trovare le parole giuste per portare aiuto; per avere la lingua dei saggi che procura guarigione.