istock-506823686

La gioia che deriva dalla fede in Cristo

Il Signore e la forza e il mio cantico, egli è stato la mia salvezza
Salmo 118, 14

Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo
Romani 15, 13

Perché Dio è chiamato da Paolo “Dio della speranza”? Perché noi siamo stati salvati in speranza, come ha già detto l’apostolo nel capitolo 8. La salvezza ci è stata promessa, anticipata; ma le nostre aspettative si realizzeranno nel futuro, un futuro nel quale l’azione salvifica di Dio si realizzerà appieno.

Questa speranza che viene da Dio ci comunica gioia e pace. Non la gioia effimera che può venire dall’avverarsi di qualche nostro desiderio o qualche soddisfazione – non disprezzabili, ma passeggeri. È la gioia di chi ha creduto e sente di far parte della comunità dei credenti; la gioia che deriva dalla vera fede in Cristo.

La pace è la pace che viene dalla giustificazione per fede (Romani 5, 1), perché abbiamo creduto. Abbiamo creduto che, attraverso la morte e resurrezione di Cristo, ci è offerta la salvezza. 

Con questa giustificazione, noi, peccatori, ci siamo rappacificati con Dio. Egli non è più il nostro giudice severo, ma il Dio infinitamente buono davanti al cui tribunale siamo dichiarati non colpevoli.

E qui torna ancora una volta la parola speranza: perché, anche se l’azione salvifica di Dio ha già avuto luogo, per ora abbiamo solo l’anticipo, la caparra di questo dono.

Potremo gustare la nostra salvezza in maniera completa e definitiva soltanto alla fine dei tempi. Questa speranza non è una possibilità umana, ma è creata in noi dallo Spirito di Dio che abita in noi. Essa è un tratto che, in ogni periodo della storia, ha distinto i credenti autentici dai non credenti. È la speranza che consente di andare avanti nonostante le incertezze e i pericoli della vita; la speranza come attesa fiduciosa del futuro, sapendo che questo futuro è in sicurezza, perché è nelle mani di Dio.