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Un catechismo multimediale

Il Gruppo di lavoro sul catechismo, coordinato dalla pastora Hiltrud Stahlberger e formato dalle pastore Ulrike Jourdan e Sophie Langeneck e dai pastori Marco Fornerone e Marcello Salvaggio, ha distribuito ai membri dell’ultimo Sinodo delle chiese metodiste e valdesi una chiavetta usb con i materiali per circa 75 incontri. L’intento è di chiedere ai presenti al Sinodo la collaborazione nella diffusione di questo materiale nelle chiese, in particolare quelle che non hanno pastore in loco e per le quali questo supporto può essere particolarmente utile.

I materiali sono disponibili anche nell’area riservata del sito www.chiesavaldese.org, accessibile a tutti i pastori e diaconi, dove erano già presenti in parte, e questo ha permesso di avere un primo riscontro e incrementarli sulla base delle indicazioni ricevute. 

La messa a disposizione del materiale su chiavetta nasce anche dal fatto che si tratta di un prodotto in forma dinamica, che prevede aggiornamenti e integrazioni costanti. Non si tratta quindi di un materiale “chiuso”, spiega la coordinatrice Hiltrud Stahlberger: il gruppo di lavoro auspica che  pastori e pastore inviino altri materiali e proposte su temi non ancora trattati (per esempio pace e guerra).

Oggi i percorsi di catechismo sono molto diversificati, possono coinvolgere adolescenti, giovani adulti, adulti; italiani e persone da altri continenti, nate in un contesto protestante oppure no; e ancora, gruppi piccoli e gruppi grandi: a esigenze diverse devono quindi corrispondere materiali e approcci diversi.

«La strada per la formazione di questi materiali è stata lunga – ci ha spiegato Stahlberger – una delle idee iniziali era riprendere il Catechismo di Heidelberg, ma abbiamo capito che era difficile, quindi abbiamo fatto un questionario inviandolo a tutti i pastori e pastore, da cui è derivata una grandissima quantità di temi, oltre alla diversità di organizzazione: numero di anni di catechismo, periodicità e durata degli incontri…».

C’è quindi stata grande attenzione alla definizione di metodologie, obiettivi e strumenti: si è offerto un catechismo modulare (prevede uno sviluppo in uno, due, tre o quattro anni), pensato per l’età 13-17 anni, anche se contiene materiali che si possono utilizzare con catechismi di adulti o studi biblici, e multimediale, in quanto propone non soltanto testi scritti, ma immagini, canti e musiche, spezzoni di film e video.

I materiali, realizzati dai membri del gruppo ma anche da altri, iscritti a ruolo o persone che lavorano in ambito pedagogico o nel catechismo, sono organizzati in sei sezioni: Antico Testamento, Nuovo Testamento, Dogmatica, Etica, Storia, più una sezione introduttiva. Come ci spiega la coordinatrice, «abbiamo capito che dobbiamo offrire un sistema in cui le singole chiese possano scegliere ciò che corrisponde alle loro esigenze: alcune necessitano più delle tematiche storiche, altre di domande bibliche, ma sarebbe importante che tutti i gruppi utilizzassero i materiali delle varie sezioni».

Le categorie non sono “statiche”, aggiunge Stahlberger: «Con gli adolescenti la cosa migliore è lavorare a partire da domande esistenziali, quindi il materiale è organizzato a partire da queste, e affrontando testi biblici, anche nelle categorie definite “etica” e “dogmatica”. Quindi il nostro approccio (e di conseguenza la metodologia) non è cognitivo ma umanistico, coinvolge non solo la testa, ma i sentimenti, in senso olistico: il confronto con i testi deve essere esistenziale, ci piacerebbe che gli adolescenti si appropriassero della fede, che ci fosse un maggior scambio tra i giovani, un maggiore confronto con il tema. Siamo convinti che con un approccio solo frontale si perdano cose importanti, l’apprendimento è fatto insieme, da catechisti e adolescenti (e bambini), quindi proponiamo un approccio più interattivo».

La commissione è a disposizione per ulteriori chiarimenti e supporto.