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La Convenzione battista del Sud collaborerà con l’indagine federale sugli abusi

Il Comitato Esecutivo della SBC (Convenzione battista del Sud) ha confermato il 12 agosto scorso che il Dipartimento di Giustizia «ha avviato un’indagine sulla Convenzione e che l’indagine includerà più entità della SBC».

Il consigliere generale del Comitato Esecutivo (CE) – che sovrintende alle attività quotidiane della Convenzione ed è stato oggetto dell’indagine sugli abusi della stessa SBC – ha affermato che il CE ha ricevuto una citazione, ma che finora nessun individuo è stato citato in giudizio, e che la SBC e le sue entità si impegnano a collaborare all’indagine.

In una dichiarazione firmata dai presidenti di ciascuna entità e dei seminari della Convenzione del Sud si fa riferimento all’impegno dei battisti per la trasparenza e la riforma degli abusi.

«Mentre continuiamo a confessare gli errori passati relativi agli abusi sessuali, gli attuali leader della SBC hanno dimostrato la ferma convinzione di affrontare questi problemi del passato e stanno implementando misure per garantire che non si ripetano mai più in futuro», si legge nella dichiarazione.

L’indagine indipendente di Guidepost Solutions sul CE della Convenzione del Sud, pubblicata nel maggio 2022, ha evidenziato che negli ultimi 20 anni i suoi leader avevano stilato un elenco segreto di oltre 700 pastori violenti, di accuse rigettate e di vittime di abusi le cui richieste di aiuto erano stata ignorate.

L’indagine, costata oltre 2 milioni di dollari, ha riguardato 330 interviste e cinque terabyte di documenti raccolti in otto mesi.

Non è chiaro su quali reati potenziali o sospetti il Dipartimento di Giustizia stia indagando (DOJ), dal momento che – come si legge sul sito del DOJ – «le questioni relative agli abusi sessuali sui minori sono generalmente gestite dalle autorità locali e statali e non dal governo federale».

Ma il Dipartimento di Giustizia non è nuovo ad occuparsi degli abusi perpetrati all’interno delle chiese. Ha iniziato a indagare sui preti cattolici abusanti in ​​Pennsylvania nel 2018. All’epoca, il Washington Post scrisse che «la decisione di avviare un’indagine del genere, anche limitata a un singolo stato, è degna di nota perché il governo federale ha a lungo evitato» di rispondere alle accuse di insabbiamento della chiesa.

La questione degli abusi ha attirato l’attenzione dei battisti del sud a seguito delle testimonianze dei sopravvissuti e dei resoconti dei media, tra cui lo Houston Chronicle, resi pubblici con le campagne #MeToo e #ChurchToo.

Nella sua riunione annuale dello scorso giugno, la SBC ha votato una risoluzione per adottare delle riforme, incluso il lancio di un database ufficiale di pastori credibilmente accusati, uno strumento che sperano impedirà ai maltrattatori di spostarsi da una chiesa all’altra.

Ad inizio agosto è stata nominata una task force – guidata da due pastori a favore della riforma degli abusi e della trasparenza: Marshall Blalock della Carolina del Sud e Mike Keahbone dell’Oklahoma – incaricata di studiare come attuare tali cambiamenti.

Gli attuali leader del Comitato Esecutivo della SBC sperano in una nuova era di trasparenza. Uno dei suoi nuovi avvocati, Gene Besen di Bradley Arant Boult Cummings LLP, ha fatto riferimento alla necessità di «cambiare direzione», e il nuovo presidente ad interim del CE, McLaurin, ha parlato di «cambiare cultura».