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Pralibro, ogni anno si rinnova

 

Chi sale in alta Val Germanasca per l’inaugurazione di Pralibro – quest’anno giunto alla 19° edizione – avverte una certa continuità con gli anni precedenti nel ritrovare visi conosciuti che si aggirano tra i libri della libreria allestita nei locali della chiesa valdese di Prali.
 
Ogni anno però la manifestazione si rinnova e propone formule nuove per promuovere la partecipazione intorno ai libri e alla lettura. Il pastore Vito Gardiol e i librai Sara Platone e Rocco Pinto hanno aperto la sessione introduttiva mettendo in luce le ragioni per cui è ancora significativo parlare oggi di scuola democratica e del valore dell’educazione mentre la moderatora Alessandra Trotta ha offerto due parole che fanno battere il cuore, inclusione e accessibilità, e che sono anche al cuore della Riforma protestante.
 
La seconda parte, coordinata da Giuseppe Laterza, è iniziata da una domanda fondamentale: come mai nel dibattito pubblico di formazione si parla poco, soprattutto in relazione allo sviluppo di un Paese che presenta divari territoriali significativi? Il dialogo che ha illustrato questo dilemma è stato portato avanti in modo vivace e intelligente da due interventi: Carla Ida Salviati, esperta di letteratura e editoria per l’infanzia ma soprattutto grande conoscitrice dell’opera del maestro Mario Lodi, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, e membro del Comitato nazionale delle celebrazioni, e Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, economista, autore del libro “La scuola bloccata” (Laterza 2022).
 
Il filo conduttore del dialogo è stato il libro di Mario Lodi “C’è speranza se questo accade al Vho (Laterza 2022), un bellissimo diario con dialoghi tra bambini e bambine che in quel piccolo paese vicino a Piadena erano riusciti ad essere protagonisti a scuola (leggi anche qui). Una scuola sperimentale e innovativa che, attraverso il Movimento di cooperazione educativa dava grande valore alla partecipazione democratica e alla comunità educante secondo la Carta costituzionale che nell’art. 3 rimanda alla pari dignità sociale di tutti e assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona. Il pomeriggio intenso e molto partecipato, anche nel dibattito che ne è seguito (vedi), è stato coronato da un bellissimo concerto serale del Duo Bragal con musiche per flauto e chitarra.
 
Altrettanto intenso è stato l’incontro di domenica pomeriggio con Pietro Tosco, profondo conoscitore dell’opera e della vita di Vasilij Grossman che ha incantato il pubblico narrando con grande passione la vita e l’opera dello scrittore russo di cui l’editore Adelphi ha pubblicato “Stalingrado” e “Vita e destino”. Così ciò che ci è diventato familiare in questi mesi di guerra tra Russia e Ucraina, incluso il dispositivo di repressione e censura che è sempre uguale in una società totalitaria ma che trova mille modi per infrangere la vita delle persone, trova in questi libri un meraviglioso intreccio di vite individuali e familiari che si stagliano su un contesto storico complesso e doloroso come quello della guerra, quando il fiume della storia travolge tutti e tutto, offrendo però indimenticabili personaggi.
 
Il programma degli incontri prosegue fino al 20 agosto, nella cornice di un luogo davvero speciale: www.pralibro.org