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Dio è luce

Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce diventerà notte introno a me», le tenebre stesse non possono nasconderti nulla e la notte per te è chiara come il giorno
Salmo 139, 11-12

Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre
I Giovanni 1, 5

 

I bambini non vogliono stare al buio, chiedono che non sia spenta la luce vicino al loro lettino, e l’esperienza di «non avere paura del buio» è una forma di iniziazione all’età adulta: quante favole ci narrano dei pericoli e dell’angoscia di un cammino nel bosco! Il buio è da sempre sinonimo di negatività, di privazione, di errore.

E infatti la luce è una delle prime cose create (Gen. 1, 2-4) quando «la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso». E, in questo orrido quadro tratteggiato con tanta efficacia in poche parole, Dio disse: «“Sia la luce!” e la luce fu. E Dio vide che la luce era buona». Ecco il giudizio immediatamente dato, a cui segue l’azione: «Dio separò la luce dalle tenebre. E Dio chiamò la luce “giorno” e le tenebre “notte”. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il primo giorno». Non c’è un’esclamazione di bontà sulle tenebre, come quella sulla luce: viene detto solo il nome che viene loro dato.

La lampada, che illumina il cammino, è indispensabile non solo per trovare la via giusta ai viandanti nel bosco, ma anche simbolicamente per illuminare il senso profondo della Scrittura: «Lampada al nostro piede, Padre è la tua Parola», recita un antico inno. E il candeliere, che si trova in tutte le chiese valdesi, è il simbolo antico della fede. La Parola illumina, guida, è verità e vita. Dio stesso è verità, è luce. Rimanere vicino a lui con la preghiera e lo studio della sua Parola ci evita di smarrirci nel ginepraio dell’esistenza, nella «selva oscura», secondo la nota immagine dantesca, dove spesso è così difficile ritrovare la «retta via, che era smarrita». Ma Dio non conosce il buio, non conosce «le ombre della morte»: è luce pura, perfetta, in cui possiamo rifugiarci ed essere accolti.

Immagine: via istockphoto.com