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Ambiente, giovani cristiani chiedono giustizia climatica

 

Nel novembre 2021, un gruppo di giovani attivisti si è riunito durante la COP26, il vertice delle Nazioni Unite sul clima, a Glasgow, per valutare possibilità di lavorare insieme verso la COP27 che si terrà in Egitto. Durante questi incontri, spiegano i promotori, “si è percepito un forte senso di energia e di entusiasmo nell’unire le forze per avere un impatto maggiore sulle questioni legate alla giustizia climatica”. Questo gruppo di attivisti di varie confessioni, organizzazioni e Paesi si è riunito regolarmente per dare forma alla campagna “Climate YES”.

«Come giovani attivisti cristiani per il clima, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, abbiamo sentito la necessità di chiedere conto ai leader politici delle decisioni e delle promesse fatte alla COP26. Unendoci, vogliamo condividere le nostre preoccupazioni ambientali e approfondire il legame comune della nostra fede. Vogliamo creare una comunità ecumenica globale dei giovani per il clima, che comprenderà rappresentanti del Nord e del Sud del mondo. Rifletteremo sulle precedenti COP (vertici ONU sul clima) e COY (Conferenza climatica dei giovani) e parleremo insieme con una voce globale ai rappresentanti politici su ciò che riteniamo debba essere fatto in futuro. Vogliamo creare una piattaforma ecumenica globale giovanile sul clima, che includa rappresentanti di ogni continente, del Nord globale e del Sud globale», spiega Irene Abra, responsabile internazionale del progetto per l’Italia, già referente per il progetto metodista Giovani per la COP26.

In preparazione alla COP27 che quest’anno si terrà in Egitto, a Sharm El-Sheikh, dal 7 al 18 novembre 2022, a cui è prevista la partecipazione di Climate YES, il coordinamento della campagna sta organizzando eventi in ogni continente: Europa, Africa, Asia, isole del Pacifico, Nord America e America del Sud.

Nelle giornate del 16 e 17 settembre 2022 (seguirà a breve il programma), si terrà a Milano presso la Chiesa del Carmine l’evento nazionale italiano che sarà in collegamento contemporaneamente con gli altri eventi che si svolgeranno sul territorio europeo ed africano. L’evento ecumenico prevede il coinvolgimento di organizzazioni giovanili evangeliche e cattoliche e sarà aperto ad una partecipazione intergenerazionale oltre che laica.