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Il pastore Christian Krieger alla guida della Federazione protestante di Francia

Come da noi già anticipato, il pastore Christian Krieger, 58 anni, “uomo del dialogo” e convinto europeista, ha preso il timone della Federazione protestante francese (Fpf) sabato 11 giugno. Succede al pastore François Clavairoly, che ha ricoperto la carica per nove anni. Creata nel 1905 subito dopo la legge sulla separazione tra Stato e Chiese, la Fpf comprende oggi 28 unioni ecclesiastiche e circa 500 comunità, istituzioni, opere e movimenti (Esercito della Salvezza, Cimade).

«Esperienza, ascolto e dialogo, Europa come DNA, visione internazionale del protestantesimo» sono le parole che ricorrono più spesso a proposito di Christian Krieger, secondo diverse persone che hanno lavorato con quest’uomo dalle «molte frecce al suo arco», secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Afp. È originario dell’Alsazia, dove la Riforma penetrò molto presto nel XVI secolo. Nato nel 1964 nella regione del Basso Reno da una famiglia protestante, ha raccontato di aver trovato la sua vocazione «negli anni del liceo». Ha studiato teologia, prima in una scuola missionaria in Germania e poi alla Facoltà protestante di teologia di Strasburgo. 

Originario della Chiesa luterana, è stato ordinato pastore nel 1995 e ha ottenuto il suo primo incarico presso la Chiesa riformata di rue du Bouclier a Strasburgo. Per diciassette anni, vi ha intrapreso diversi progetti: formazione biblica e teologica, creazione di un coro gospel, costruzione di un organo di fama mondiale. Si è anche occupato di un’associazione per donne in situazioni precarie, Le Home Protestant, dove ha sviluppato le capacità di accoglienza, «un tema che mi sta molto a cuore», dice.

Nel 2012 è diventato presidente della Chiesa protestante riformata di Alsazia e Lorena (Epral) e vicepresidente dell’Unione delle Chiese protestanti di Alsazia e Lorena (Uepal). Presidente della Conferenza delle Chiese europee (Kek) dal 2018, porta la voce di queste chiese protestanti, ortodosse e anglicane presso le istituzioni europee.

È in questo contesto che ad aprile ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin e al presidente ucraino Volodymyr Zelensky «un cessate il fuoco» tra la Pasqua cattolica e quella ortodossa e ha invitato il patriarca ortodosso Kirill «a prendere una posizione chiara». Azione che si è rivelata «un fallimento», ammette, ma «nessuna possibilità dovrebbe essere lasciata intentata». All’interno della Federazione protestante, Christian Krieger ha svolto il ruolo di mediatore quando, nel 2015, sono sorte tensioni dopo la decisione della Chiesa protestante unita di Francia (Epudf), principale componente della Fpf, di autorizzare la benedizione di coppie dello stesso sesso. La comunione luterana-riformata è favorevole, mentre non lo è il movimento evangelico, con alcune componenti che vogliono lasciare la federazione.

Con la teologa Valérie Duval-Poujol, il pastore Krieger ha condotto quindi una missione biennale per tentare il dialogo fra le parti. Un dialogo che rimane un «tema non facile», ammette, auspicando un «rapporto proficuo» con le Chiese evangeliche.

Nella società, un tema, la laicità, sarà «da tenere d’occhio in maniera particolare», secondo Krieger. Persiste un «dibattito permanente sulla sua comprensione»: la legge del 1905 «è una legge di confinamento della religione nella sfera privata? O è una legge di libertà religiosa?», ha detto, ricordando che il protestantesimo è molto legato a quest’ultimo significato. Intende inoltre continuare a opporsi alla legge contro il “separatismo” adottata nel 2021 dallo Stato francese. La Federazione del resto si era già espresso ritenendo la nuova norma discriminante e stigmatizzante nei confronti delle religioni.

I protestanti rappresentano il 2,5% della popolazione nella Francia metropolitana e il 5% nei dipartimenti e territori d’oltremare per un totale di quasi due milioni di persone.