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Festival delle Riforme culturali a Guardia Piemontese

I 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il legame con la cultura occitana, le minoranze linguistiche, storiche e culturali come patrimonio da tutelare e trasmettere: sono questi i principali temi della terza edizione del Festival delle Riforme Culturali di Guardia Piemontese.

Il Festival è sostenuto anche dai fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese e si terrà dal 26 al 28 novembre nel centro storico della cittadina calabrese. 

Guardia Piemontese è un’isola occitana in Calabria, la sua storia racconta della presenza valdese nei secoli passati (XIV secolo), di tragiche repressioni religiose e di tradizioni linguistiche che si sono conservate attraverso gli anni. La sua vivacità culturale si concretizza anche grazie al lavoro del Centro Culturale Gian Luigi Pascale, che dal 2011 è molto attivo sul territorio proponendo varie iniziative di confronto e dialogo con il territorio vicino e più lontano, per far conoscere la storia, la cultura e le tradizioni del mondo valdese e occitano.

«Proponiamo questa edizione con molti ospiti e curiosità – racconta Gabriella Sconosciuto, direttrice del Festival – Siamo partiti dall’anniversario della morte del sommo poeta, Dante Alighieri. Pochi sanno infatti che nella Divina Commedia il XXVI canto del Purgatorio finisce con otto versi in lingua d’oc, ossia l’occitano, la lingua che si parla qui a Guardia Piemontese. Si tratta dell’unica lingua straniera presente nel poema, oltre a qualche parola di latino. Tale impiego dell’occitano non è solo un omaggio alla lingua in sé, ma un omaggio anche alla cultura di quella società, ai valori cantati dai trovatori. Partendo da questo omaggio abbiamo pensato di valorizzare anche la musica occitana invitando Sergio Berardo, leader del gruppo Lou Dalfin, che terrà tre giornate di approccio della ghironda».

Recentemente il centro culturale Gian Luigi Pascale ha acquistato una ghironda da poter esporre al museo valdese, un antico strumento musicale che incuriosisce i visitatori, che si identifica con la storia degli avi. La speranza è che qualcuno si appassioni della sua musica e del suo funzionamento e che possa essere utilizzato anche durante future manifestazioni culturali.

Ad aprire la seconda giornata del Festival, sabato 27 novembre, saranno Marco Fratini e Samuele Tourn Boncoeur della Fondazione Centro Culturale Valdese, che interverranno sul tema La trasmissione del patrimonio culturale nella comunità valdese. «Possiamo vantare ormai una certa costanza dei rapporti con Guardia Piemontese – conferma Fratini – La trasmissione del patrimonio culturale valdese è un tema molto dibattuto in questi ultimi anni, anche nell’ambito dei lavori dell’Ufficio beni culturali della Tavola Valdese, nell’ottica di capire come gli ambienti di conservazione (biblioteca, museo, archivi…) hanno colto il senso della trasmissione del patrimonio: da un passato che era principalmente comunitario al momento di restituzione alla comunità stessa. Un sapere che deve ritornare alla comunità di provenienza. Proveremo a confrontarci con quanto è stato fatto a Guardia Piemontese per la creazione di questo ponte tra comunità e museo».

Il Festival delle Riforme Culturali di Guardia Piemontese offrirà quindi tre giornate di dialogo, confronto e approfondimento molto intense, come conferma ancora Gabriella Sconosciuto «Proporremo un convegno sulla figura di Arnaut Daniel, trovatore di lingua occitana, ci sarà un incontro online tra gli studenti del liceo classico Telesio di Cosenza e quelli del liceo valdese di Torre Pellice, avremo rappresentazioni teatrali e momenti musicali occitani alla sera. Poi ancora visite guidate al centro storico di Guardia Piemontese e al Museo Valdese, atelier, presentazioni di documentari, laboratori teatrali e corsi di ghironda. Segnaliamo anche un incontro dedicato alla Rinascita del borgo alpino di Ostana(val Po) con Giacomo Lombardo, sindaco del comune per molti anni».

Tra le particolarità, domenica 28 novembre alle 16,  nel Museo Multimediale di Guardia Piemontese, il culto della 1° domenica d’avvento, a cura del XV circuito delle chiese valdesi.