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Comunicare (meglio) le migrazioni

L’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana -Wacc(insieme alla Missione Asia-Pacifico per i Migranti – Apmm), propone un evento collaterale e insieme alla società civile in occasione dell’International Migration Review Forum (Imrf) in programma dal 17 al 20 maggio 2022 presso la sede delle Nazioni Unite a New York City. 

L’evento si terrà venerdì 20 maggio dalle 8,30 alle 9,30 presso la Sala A, sede delle Nazioni Unite.

L’evento riunirà i rappresentanti dei partner Wacc e Apmm per condividere le azioni e le migliori pratiche in tema di comunicazione e di informazione dedicate ai rifugiati e ai migranti. I paesi rappresentati, includono Filippine, Hong Kong, Libano, Messico e Colombia.

Il focus sarà l’accesso dei migranti alle informazioni, l’accesso alla tecnologia dei media e la connettività, la rappresentazione equa dei media e la loro capacità di esercitare il diritto alla libera espressione. 

Le iniziative sostenute dalla Wacc «aiutano a migliorare la capacità di migranti e rifugiati a impegnarsi nella difesa dei propri diritti e di autorappresentazione, a costruire relazioni con i media e a produrre un corpus compatto per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi e i problemi che devono essere quotidianamente affrontati», afferma il responsabile del programma Wacc per la Comunicazione per il Cambiamento Sociale, Lorenzo Vargas

«Un lavoro importante perché con l’aumento della migrazione e lo sfollamento forzato di molte persone è di fatto aumentata anche la produzione e la copertura mediatica del fenomeno, rappresentazione che sovente fa emergere solo i lati negativi. Una copertura che in taluni casi ha causato una maggior ostilità, nonché disinformazione».

Vargas, ricorda che «la capacità di migranti e di rifugiati di farsi ascoltare dalle società ospitanti e di contribuire al discorso pubblico sulla migrazione, è gravemente limitata da fattori linguistici, culturali, economici e politici».

La Wacc e l’Apmm auspicano che l’evento possa consentire al pubblico internazionale di comprendere gli sforzi fatti in tal senso e far aumentare la consapevolezza sul legame, spesso critico, tra i diritti legati alla comunicazione  – correlati ai diritti dei migranti  – e a incoraggiare altre parti interessate (come organizzazioni della società civile, governi, organizzazioni multilaterali, settore e media) «a vedere la comunicazione come una dimensione essenziale della promozione dei diritti umani dei migranti», conclude Vargas.

L’evento, vedrà la partecipazione di Carolina Martinez (responsabile del programma per la migrazione, Grupo Comunicarte, Colombia), Marie Pia Rieublanc (manager, La Sandia Digital, Messico), Daoud G. Kuttab (direttore Jordan Community Media Network, Giordania), Julia Puno (responsabile della ricerca, Asia Pacific Research Network, Filippine) e Salma Sakr (advocacy officer, Anti-Racism Movement, Libano).