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Ambiente: cambiare rotta!

Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) insieme al Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, al Consiglio musulmano degli anziani e al NY Board of Rabbis  ebraico hanno firmato un appello congiunto per garantire finanziamenti responsabili a sostegno del clima. Farlo è un imperativo morale nei confronti dei bambini.

«Uniamoci e cerchiamo di influenzare il modo con cui il denaro è oggi investito, dirottandolo come risposta alla minaccia del cambiamento climatico», ha affermato il segretario generale ad interim del Cec, Ioan Sauca, lanciando l’appello congiunto. 

«Il denaro di ogni famiglia, il denaro di ogni chiesa, il denaro di ogni azienda, il denaro di ogni nazione dev’essere indirizzato a sostegno del clima. Abbiamo bisogno che tutti facciano un passo, per ciò che gli è possibile, per garantire un futuro sostenibile ai figli del futuro».

I risultati degli ultimi rapporti sul clima evidenziano l’urgenza di questa sfida. Pertanto l’appello invita a un movimento corale. Soprattutto l’appello è rivolto ai fornitori di servizi finanziari a adottare misure urgenti ed efficaci per abbandonare il finanziamento dei combustibili fossili e investire nelle energie rinnovabili e nella ricerca di soluzioni climatiche.

«Noi, leader delle organizzazioni che hanno sottoscritto il testo, affermiamo l’impegno di sensibilizzare le istituzioni finanziarie affinché operino coperture assicurative; garantiscano i rapporti finanziari allineati all’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C. Rivedremo anche noi stessi i nostri accordi pensionistici, bancari, assicurativi e altri servizi finanziari per garantire una responsabilità come imperativo morale e responsabilità verso tutti i bambini e il mondo vivente».

L’appello invita inoltre i fornitori di servizi finanziari a richiedere che «le compagnie petrolifere e del gas interrompano tutti i nuovi progetti di sviluppo e di espansione… inclusi in particolare tutti i progetti nella regione artica

Il testo conclude invitando «tutti i partner a fare lo stesso, in modo che insieme si possa andare oltre le parole per un’azione efficace, ed essere noi stessi il cambiamento chiesto».

Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha accolto favorevolmente l’iniziativa.