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Sbloccare i fondi europei per l’Augusta Victoria Hospital a Gerusalemme

La segretaria generale della Federazione luterana mondiale (Flm), la pastora Anne Burghardt, ha lanciato un appello alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, affinché liberi urgentemente il sostegno finanziario 2021 dell’Unione Europea che assicura le cure oncologiche salvavita presso l’Augusta Victoria Hospital (AVH) a Gerusalemme Est.

La Flm è proprietaria e gestisce dal 1950 l’AVH, una delle sei istituzioni della rete ospedaliera di Gerusalemme Est. Negli ultimi due decenni, l’AVH si è trasformato in un centro specializzato in cure oncologiche, che non sono disponibili altrove nella regione, rivolte a cinque milioni di palestinesi in Cisgiordania e Gaza.

Da diversi anni, l’AVH e gli altri ospedali di Gerusalemme est stanno affrontando una crisi finanziaria cronica a causa dei forti ritardi nel pagamento delle fatture per le cure ai pazienti indirizzate al Ministero della Salute palestinese. Attualmente, i debiti complessivi dell’Autorità Palestinese nei confronti di tutti e sei gli ospedali sono stimati in circa 100 milioni di euro, di cui circa 70 milioni di euro sono dovuti al solo Augusta Victoria Hospital.

Il contributo annuale dell’UE all’ospedale, dovuto lo scorso novembre attraverso il cosiddetto meccanismo finanziario PEGASE di aiuto socio-economico all’Autorità palestinese, è stato posticipato fino a febbraio di quest’anno. Ma all’inizio di maggio il contributo non è stato ancora pagato, «con conseguenze – ha osservato la pastora Burghardt – potenzialmente fatali» se i finanziamenti non arriveranno presto.

Negli ultimi due decenni, l’AVH ha anche ricevuto un sostegno vitale dall’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), con fondi destinati a attrezzature di laboratorio, macchinari per il cancro e formazione, e ci sono prospettive che questa fruttuosa cooperazione possa continuare e rafforzarsi.

Situato sul Monte degli Ulivi, l’Augusta Victoria Hospital è l’unico ospedale che fornisce radioterapia per malati di cancro nei territori palestinesi e l’unica struttura in Cisgiordania che offre dialisi renale pediatrica. La Flm e le sue chiese membro sono profondamente preoccupate per l’impatto della crisi finanziaria in corso sui pazienti, compresi i bambini, che sono particolarmente a rischio se le cure saranno sospese.

Attraverso l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, l’Augusta Victoria Hospital riceverà a maggio 500.000 dollari americani per i farmaci per i pazienti attualmente in trattamento chemioterapico. L’ospedale ha anche ricevuto 500.000 dollari dal governo tedesco per i farmaci, nel tentativo di poter continuare ad assicurare il trattamento salvavita. La pastora Burghardt, nel sottolineare che questo sostegno di emergenza è molto apprezzato e necessario, ha invitato la Presidente della Commissione europea «a liberare immediatamente i fondi dell’UE attraverso il meccanismo PEGASE destinato agli ospedali di Gerusalemme est».

 

Foto: Albin Hillert