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La stagione culturale del Festival biblico

Giunge alla 18° edizione il Festival Biblico, rassegna diffusa promossa dalla Diocesi di Vicenza che coinvolge anche le città di Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto e Treviso.
Dal 5 al 29 maggio un susseguirsi di 150 eventi dedicati ad una riflessione sul versetto del libro dell’Apocalisse «e vidi un nuovo cielo e una nuova terra» (Ap 21,1).

Il Festival Biblico da sempre è in ampio dialogo e confronto con le chiese protestanti, in particolari quelle valdesi. Anche quest’anno ci saranno incontri e confronti con rappresentanti delle chiese del mondo evangelico. Segnaliamo ad esempio gli incontri con la pastora Ilenya Goss giovedì 5 maggio a Trissino (Vi) e venerdì 27 maggio al Brolo del Palazzo Vescovile di Vicenza. Domenica 29 maggio, invece, un incontro con la pastora battista Lidia Maggi a Sarmeola, Rubano (PD).

Spiega Roberta Rocelli, direttrice del Festival Biblico: «Siamo diventati una stagione culturale, attivi nell’arco di tutto l’anno. Organizziamo eventi ed iniziative più specifiche e puntuali. La nostra finalità è essenzialmente culturale, ma ha certamente le sue origini nelle Sacre Scritture, andando a rintracciare i punti in cui queste possono parlare alla nostra contemporaneità. Per noi è fondamentale un confronto dialettico con le diverse confessioni religiose: il pensiero diventa secco se non si arricchisce di altro da noi, di altri modi di guardare alle cose, di interpretarle, di credere. L’obiettivo è approdare insieme un po’ più in là e provare a capire meglio il mondo e il tempo che abitiamo. Quest’anno abbiamo scelto come criterio tematico il testo dell’Apocalisse per indagare su alcune questioni che segnano il nostro tempo. Quello dell’Apocalisse è un libro che offre delle chiavi interpretative interessanti per provare a decifrare questo presente ambivalente, con coraggio, senso di responsabilità e con uno sguardo di speranza. La novità di quest’anno è un podcast audio dal titolo Credo: 5 puntate che raccontano il rapporto con la fede da parte di giovani uomini e donne sui 30 – 40 anni. Un’occasione per esplorare l’Italia di oggi tra le esistenze e le esperienze di alcune delle comunità religiose più numerose sul territorio: cattolici, ortodossi, valdesi, ebrei e musulmani».

Il terzo episodio del podcast “Credo” è proprio dedicato ai valdesi: “Essere valdesi, uno sguardo sul mondo”.

«Nell’arco del Festival abbiamo creato delle esperienze per pubblici diversi, perché ormai non è più possibile parlare di un pubblico al singolare» sottolinea Roberta Rocelli. 
Il 18 e 19 giugno il Festival Biblico andrà quindi in villeggiatura nel Parco del Delta del Po: la rassegna occuperà spazi che, inseriti nel binomio cultura-natura, aiutano a mettere in moto un pensiero critico. 

Ad ottobre si terrà invece la Scuola del Pensare: «una giornata di informazione non convenzionale pensata per tenere desto il pensiero critico. In un tempo in cui fatichiamo a rintracciare l’attendibilità delle informazioni che formano il nostro pensiero e le nostre scelte. Analizzeremo il momento in cui il nostro pensiero critico va in crash perché non riesce più a compiere delle scelte a fronte del materiale informativo di cui dispone» conclude la Rocelli.