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Nuovo slancio alla collaborazione con i battisti di Cuba

Antonio Santana Hernández è sicuramente la persona che ha fatto più chilometri per arrivare a Pomezia, all’assemblea Ucebi (Unione cristiana evangelica battista d’Italia).

Santana è infatti il segretario esecutivo della Fraternidad de Iglesias Bautistas de Cuba (Fibac), una realtà di chiese battiste della nazione dell’America Centrale in stretto contatto con quelle italiane. Proprio Santana ci spiega come è nato questo legame: «Era il 2010 quando abbiamo sottoscritto un primo documento di collaborazione con l’Ucebi, durante la presidenza della pastora Anna Maffei. Ci eravamo incontrati per la prima volta un anno prima in occasione della 5ªConferenza mondiale dei battisti per la pace che si tenne a Roma. Nel luglio del 2019, poi, in occasione della 6ª Conferenza mondiale dei battisti per la pace a Cali in Colombia, incontrai la pastora Elizabeth Green e l’evangelista Ivano de Gasperis, con i quali condividemmo il comune desiderio di un rafforzamento della relazione fraterna tra la nostra Unione e la Fibac. Da questi incontri sono emerse posizione teologiche molto vicine, fra cui sicuramente quella il ministero femminile. Aderiamo alla rilettura popolare delle Scritture, partiamo dagli oppressi, dagli ultimi che lottano per l’emancipazione con il fine ultimo di predicare l’evangelo e comunicare la buona novella. A Cuba le nostre chiese sono inclusive». 

Nell’isola caraibica la Fraternidad non è l’unica Unione di chiese battiste presenti, ve ne sono altre tre: quella “occidentale”, quella “orientale” e quella “libera”. La storia della Fraternidad inizia nel 1989 con la separazione dalle chiese “occidentali”, e oggi si contano 42 comunità, con circa 2000 membri e 47 pastori (di cui il 49% sono donne). Santana è stato in passato anche presidente della Fraternidad e sottolinea come in questi ultimi due anni «il programma di cooperazione si sia un poco addormentato, ma grazie all’invito del presidente Giovanni Arcidiacono, oggi sono qui. Negli anni scorsi però abbiamo avuto importanti momenti di scambio e formazione: già nel lontano 2006 con il pastore Carmine Bianchi, e in seguito con Emanuele Aprile per quanto riguarda l’ambito musicale». 

Con Santana diamo poi uno sguardo più generale alla situazione di Cuba, dal punto di vista sociale-politico e religioso. «Dal 1992 c’è una totale libertà religiosa: lo Stato da ateo è diventato, con la modifica della Costituzione, laico. Grazie a questo cambiamento le chiese sono cresciute in maniera notevole, e quella cattolica la fa da padrone. Abbiamo la possibilità di costruire templi e di utilizzare, in determinate occasioni rilevanti, i maggiori mezzi di comunicazione». Nel 2021 c’è stato un altro cambiamento importante. «Sì, l’unificazione delle monete: quella nazionale e quella di scambio sono state fuse e il dollaro americano non può più circolare. Con questa unificazione il salario è aumentato di cinque volte e come chiese, nonostante la pandemia, abbiamo aumentato il numero dei fedeli, ma abbiamo difficoltà ad offrire un sostegno economico ai pastori e quindi, nonostante il nostro operato sia riconosciuto dallo Stato, siamo in una situazione difficile». Attualmente la presidente della Fratellanza è una donna, la pastora Zaida Hernández Gutiérrez.

*Si ringrazia il pastore Martin Ibarra per la preziosa collaborazione nella traduzione.

 

Foto Romeo/Caroli