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Senza la croce non c’è resurrezione

Egli sarà grande fino all’estremità della terra
Michea 5, 3

Gesù dice: «Se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto» 
Giovanni 12, 24

In queste giornate stiamo preparandoci a ricordare la passione di Gesù, il momento in cui il Figlio di Dio dovrà andare incontro ad una profonda sofferenza fisica e spirituale: sarà flagellato, schernito, torturato, ucciso in modo atroce, e dovrà anche subire l’abbandono di tutti. A parte alcune donne, le folle che lo avevano seguito non solo si sono disperse, ma hanno anzi urlato che venga messo a morte. Le stesse persone, che pochi giorni prima, al suo ingresso a Gerusalemme, lo avevano osannato, ora lo hanno condannato. Perfino i suoi più cari amici, coloro che per tre anni lo avevano seguito e avevano condiviso tutto con Lui, dopo l’arresto fuggiranno altrove, nascosti per salvare la propria vita, arrivando a rinnegarlo. Gesù conosce tutto questo e probabilmente ne è anche spaventato, proprio perché è totalmente uomo, ma accoglie e accetta il percorso che è scritto per Lui. La Sua morte produrrà la nostra Vita ed è solo questo che conta. La glorificazione del Signore passa attraverso la Sua crocifissione. Senza la croce non ci sarebbe stata la resurrezione. 

Quanto è difficile per noi prendere sul serio questa affermazione! Facciamo fatica a credere nella resurrezione, ma ancora di più ad accogliere la necessità della croce. Prima di interrogarci sulla vita eterna dobbiamo quindi elaborare nei nostri cuori e nelle nostre menti che Dio ha scelto, per sé, di percorrere questa strada, dolorosa e difficile, nella quale ha incontrato sofferenza e abbandono.

Quanto spesso vorremmo dimenticare questo aspetto! Ma non dobbiamo avere paura e insieme a Gesù possiamo dire: «Ora l’animo mio è turbato; e che dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest’ora. Padre, glorifica il tuo nome!» (Giovanni 12, 27-28). 

Padre glorifica il Tuo nome anche se non capiamo, anche se non accettiamo, anche se siamo quella povera cosa che tu conosci. Amen!