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Guardare alla teologia del futuro

«Lungo tutta la tradizione cristiana non è mai venuta meno quella dialettica intergenerazionale che ne ha scandito sia le spinte evolutive sia i processi involutivi». 

Da questa considerazione è nata l’esigenza di un confronto tra due autori (teologi), ossia quella di guardare a una teologia del futuro, e dunque, di pubblicare il volume che oggi presentiamo: Guardare alla teologia del futuro – Dalle spalle dei nostri giganti, libro pubblicato dall’Editrice Claudiana e curato dalla teologa Marinella Perroni e dal teologo Brunetto Salvarani

Un confronto dialettico, corale, polifonico, raccolto e predisposto dai curatori che hanno deciso di coinvolgere una schiera di teologhe e teologi (ben 26), di diverse chiese per raccontare il pensiero e l’opera di altrettanti teologi. Per analizzare dunque «una stagione profondamente connotata dal Vaticano II», discuterne le istanze e favorirne la recezione. 

E farlo soprattutto in questa nuova epoca, che segue un periodo in cui si è cercato di offuscarne la memoria. 

«Da sempre – si legge nel volume – la vita delle chiese dipende anche dalla qualità della riflessione teologica e soprattutto dalla capacità di guardare in avanti, preparando il futuro. […]»

Nella seconda metà del Novecento teologhe e teologi, hanno elaborato le loro riflessioni intrecciandole con le aspettative del pre-concilio, con gli entusiasmi del Concilio e le fatiche del post-concilio.

«La loro scomparsa, poteva rappresentare un’interruzione di quella trasmissione di pensieri».

La loro teologia, tramandata di generazione in generazione, affermano i curatori, «ha sempre assicurato alla chiesa la sua fedeltà al Vangelo e offerto una possibile apertura alle ragioni del futuro». 

L’intera operazione, «nasce da una riflessione intercorsa con Marinella Perroni – dice a Riforma.it Brunetto Salvarani –. Nell’arco di pochi anni ci siamo resi conto e assistito a un fenomeno naturale ma significativo, ossia la scomparsa di una generazione di grandi teologi e teologhe che, con la loro opera, hanno saputo rivoluzionare il modo di vedere la Bibbia e la teologia. Nell’attuale fase di scarsa memoria storica – prosegue Salvarani – il rischio era quello di perdere, o quanto meno di veder offuscate, tali esperienze in tempi brevi. Per questo motivo abbiamo pensato di chiedere ad alcuni e alcune tra i migliori teologi italiani di oggi, di salire sulle spalle di questi giganti per sfruttarne le intuizioni e guardare alle teologie in divenire. Un progetto, dunque, da consegnare non alla nostalgia ma alle generazioni future».  

Tra gli autori e i teologi presi in esame citiamo appena: Giuseppe Alberigo. Ovvero: della storia come metro e sperone della teologia nel rinnovamento delle chiese  di Alberto MelloniRubem Alves. Tornare a immaginare di Marco Dal CorsoKari Elisabeth Børresen. Dalla Patristica alla Matristica di Selene ZorziJames Cone. La teologia nera della liberazione di Paolo NasoMary Daly. Contro il ginocidio di Letizia TomassoneRosemary Goldie. Una “reliquia” del Concilio di Cettina MilitelloMartin Hengel. Dallo stesso grembo di Eric NoffkeHans Küng. La battaglia per la libertà di Vito MancusoEdward Schillebeeckx. Chiesa, tradizione, ministeri: una lezione sempre attuale di Serena Noceti.

La Post-fazione è stata curata da Cristina Simonelli.