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«Ricominciamo da te»

 

In questo numero di Riforma – L’Eco delle valli valdesi ospitiamo il Notiziario Fdei, che ricorda la ripresa in presenza, dopo la fase di arresto causata dalla pandemia di Covid-19, del suo progetto dedicato alla formazione sul tema della violenza contro le donne, attraverso interventi di esperti e operatori sul campo, spettacoli teatrali, incontri e testimonianze nelle (e delle) chiese. Il progetto s’intitola «Ricominciamo da te. Accoglienza e strategie per il contrasto della violenza contro le donne» e prevede diverse date, che abbiamo citato anche nei numeri precedenti del settimanale: Napoli (1-3 aprile, di cui parleremo nel prossimo numero), Genova (8-9 aprile) e poi Firenze, Gravina di Puglia, Milano, Roma. 

Con Barbara Oliveri Caviglia, presidente dell’Ospedale evangelico internazionale di Genova, parliamo dell’appuntamento ligure. L’Oeige infatti è uno dei luoghi di questo percorso, finanziato con fondi otto per mille sia valdese-metodista sia battista. Le due giornate genovesi, spiega Oliveri, «ricalcheranno il corso tenutosi nel novembre 2019, sempre in collaborazione con la Fdei, che aveva visto la partecipazione di persone provenienti da varie parti d’Italia (non c’era ancora il Covid-19), con relazioni di professionisti della Sanità metropolitana, associazioni del territorio, centri antiviolenza e realtà evangeliche come la Diaconia valdese. Era stato un momento importante per condividere esperienze di vita anche drammatiche, facendoci capire che questo problema non è così distante da noi: spesso la sorella che ci è accanto ne è vittima…».

In questo nuovo appuntamento, la sessione di venerdì pomeriggio (dalle 15 alle 18) e di sabato mattina (dalle 9,30 alle 12,30), che si terrà alla sede di Castelletto (corso Solferino 1A) potrà essere seguita anche online da chi lo vorrà, è sufficiente iscriversi via email all’indirizzo eventi-adesione@ospedale-evangelico.it. «Questa è una possibilità in più che diamo alle nostre sorelle e fratelli, perché sappiamo che in questo momento per tanti motivi è ancora problematico spostarsi», spiega ancora la presidente.

Nella sessione che si terrà all’ospedale, i relatori saranno professionisti della sanità, che spiegheranno passo passo il percorso che la donna vittima di violenza deve affrontare quando arriva al Pronto Soccorso di un ospedale. Si parlerà quindi, per esempio, del progetto “Finestra Rosa” dell’Oei (finanziato dallotto per mille della Chiesa valdese, che dal 2013 aiuta le donne con un aiuto psicologico fin dal loro arrivo in ospedale) e di “In Rete”, la realtà che coinvolge il Centro antiviolenza metropolitano e altre realtà del territorio, come il centro di recupero degli uomini maltrattanti (anche questo un aspetto importantissimo, sottolinea la presidente) e il Consolato dell’Ecuador, perché (spiega Caviglia) «nell’ambito di “Finestra Rosa” abbiamo questa collaborazione con i Consolati (siamo l’unico ospedale a farlo), che ci permette di raggiungere e aiutare tante donne migranti».

Il programma prevede, nel pomeriggio di sabato (dalle 15 alle 18), anche una parte alla chiesa valdese di via Assarotti, totalmente in presenza, «a cui sono invitate tutte le chiese evangeliche liguri, da Levante e Ponente, per portare le loro testimonianze: sarà un momento per raccontarci», che coinvolgerà pastori e pastore, gruppi femminili, ragazzi e ragazze delle chiese.

Sarà un momento, spiega la presidente Oei, «per avere un panorama di quanto si sta facendo come chiese, sia insieme sia in modo indipendente: andremo dall’estremo Ponente ligure, con il pastore Jonathan Terino che racconterà il lavoro alla frontiera con i migranti, quindi anche con le donne, ci sarà la partecipazione della chiesa battista di Chiavari, e tornando a Genova la testimonianza della pastora Ulrike Jourdan sul progetto di cohousing per le donne che la chiesa valdese di Sampierdarena sta portando avanti, e ci sarà la partecipazione delle donne della chiesa ispano-americana sempre di Genova».

Infine, la giornata si chiuderà con lo spettacolo di Fiammetta Gullo dedicato al tema della violenza contro le donne, Quattro donne si incontrano, il finale giusto per questo momento e per fissare nella memoria dei partecipanti i messaggi importanti di queste due intense giornate.