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Agape Il week-end dei catecumeni tra canti, animazioni e riflessioni

Spesso si sente dire che i giovani non sono presenti nella Chiesa, non partecipano alle attività che la Chiesa offre loro, tuttavia possiamo affermare che non è così: lo dimostra il gran numero di ragazzi e ragazze (ben 61) che hanno preso parte all’incontro dei catecumeni durante il weekend del 26 e 27 marzo.

I giovani, provenienti dalle chiese di tutto il Distretto e alcuni che arrivavano da Torino, hanno trascorso due giorni insieme immersi tra le montagne di Prali nel centro ecumenico di Agape. Il tema scelto per questo incontro era il corpo inteso in tutte le sue sfaccettature: il nostro corpo e quale rapporto abbiamo con lui; la comunità intesa come corpo, insieme di persone; il corpo come membra che collaborano fra loro. In particolare, durante i vari laboratori, si è riflettuto su un versetto preso dal Salmo 139 che dice «io ti celebrerò perché sono stato fatto in modo stupendo»: partendo da qui si è cercato di mettere in luce come il nostro corpo sia stato creato in modo meraviglioso, nonostante molto spesso non ci si renda conto di ciò e ci si soffermi solamente sulle parti del corpo che consideriamo “brutte”.

Un’altra riflessione, invece, era legata al passo biblico tratto da I Corinzi 12. In questo caso si è parlato di come il corpo sia formato da parti diverse le quali apparentemente sembrano slegate le une dalle altre, ma che, in realtà, sono tutte collegate fra loro e indispensabili per il buon funzionamento dell’intero organismo: come avviene per il corpo, così funziona per una comunità nella quale tutti i suoi membri sono uniti fra loro. Naturalmente tutto ciò è stato affiancato da giochi, laboratori creativi, attività e canti.

Domenica mattina, come di consueto, i catecumeni hanno partecipato al culto nel tempio di Prali durante il quale sono stati cantati alcuni canti legati al tema del weekend. Questo incontro, sebbene sia durato poco, ha permesso ai ragazzi e alle ragazze di stare insieme, condividendo questa esperienza che ha permesso loro di imparare, divertirsi e crescere. Dopo due anni trascorsi chiusi in casa dovendo far fronte all’impossibilità di incontrarsi gli uni con gli altri, questa è stata davvero un’ottima possibilità per tutte e tutti di riscoprire il piacere della compagnia altrui, lo stare insieme senza il filtro di uno schermo.

Speriamo che questa esperienza possa ripetersi negli anni successivi con lo stesso entusiasmo e partecipazione per poter continuare a vivere momenti felici in una cornice stupenda come il centro di Agape, il quale venne costruito proprio con l’intento di unire le persone nella pace e nella convivialità.