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Da Hiroshima un canto e una preghiera per la pace in Ucraina

Il coro dell’Accademia avventista di Hiroshima, in Giappone, prega per la fine del conflitto in Ucraina tramite ciò che sa fare meglio: lodare il Signore attraverso il canto. In un video pubblicato su You Tube, le ragazze e i ragazzi della corale, che indossano la loro tunica blu e gialla, colori casualmente simili alla bandiera ucraina, eseguono il brano “Still, We Sing Alleluia”.
«Preghiamo per l’attuale situazione in Ucraina. Che Dio sia con loro in questo momento difficile e dia loro pace. Innalziamo le nostre preghiere attraverso la lode» afferma un messaggio introduttivo.

La scuola si trova vicino al luogo in cui, 76 anni fa, fu sganciata la bomba atomica. «È qualcosa che ha lasciato un dolore tremendo» ha dichiarato Satoshi Kitabayashi, direttore dell’Accademia. «Molte persone che vivono a Hiroshima desiderano da tempo un mondo pacifico e hanno costantemente espresso il desiderio che ci sia vera pace nel mondo».

Kitabayashi ha ricordato le parole del profeta biblico Geremia: «Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza» (Gr 29:11).
Il direttore, che è pronipote di Terushiko Okohira, il primo avventista in Giappone, ha messo in evidenza il ruolo missionario della scuola: docenti e studenti diffondono il messaggio del vangelo che aiuta molti a trovare la speranza.

«Da quando c’è la pandemia di Covid-19, il coro ha prodotto molti video musicali e testimonianze sul canale YouTube della nostra scuola e su altri media. Quindi abbiamo realizzato un video musicale specifico per le persone che soffrono a causa dell’attuale situazione in Ucraina, nel desiderio che ritorni presto la pace» ha sottolineato Kitabayashi.

L’Accademia avventista di Hiroshima (Hiroshima Saniku Gakuin) è stata aperta nel 1977 e comprende scuola superiore, media ed elementare.

Testo del canto

Still We Sing Alleluia – Continuiamo a cantare alleluia

Tra le lacrime che scendono: Alleluia.
Nella paura che aumenta: Alleluia.
Nella stanchezza di questo momento,
troviamo ancora la voce, in qualche modo, per cantare alleluia.
Continuiamo a cantare alleluia.

Quando la gioia si esaurisce: Alleluia
Quando il dolore aumenta: Alleluia
Quando le nostre giornate sono lunghe e tempestose,
ancora la nostra fede basta per cantare: Alleluia.
Quindi cantiamo: Alleluia.

Perché il Signore è risorto e ha vinto il peccato,
in lui sappiamo che la luce, la vita e l’amore vinceranno,
e così, con una certezza, alleluia,
una parola permane: Alleluia.

Cosa dà senso alle nostre giornate,
se non elevare i cuori e lodare mentre cantiamo alleluia?
Sì, cantiamo alleluia!

Alla luce del tramonto: Alleluia.
Nella notte che avanza: Alleluia.
Nell’ora della morte, con il nostro ultimo respiro,
cantiamo alleluia! Alleluia!

Continuiamo a cantare alleluia.

Tratto da Hopemedia