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Riprende l’informazione sul testamento biologico a Brescia

La chiesa valdese di Brescia ha ripreso da qualche mese l’apertura dello Sportello Informativo sul Testamento Biologico, che si era interrotta con la pandemia.

Una decisione nata soprattutto con la volontà di «offrire un servizio, chiarire i dubbi di coloro che vorrebbero depositare le proprie volontà e cercare di spiegare ciò che la legge consente di fare in merito» come spiega il pastore Leonardo Magrì.

La pandemia, a quanto pare, ha infatti dato una battuta d’arresto anche nella raccolta dei testamenti biologici. «Secondo un’indagine condotta da un quotidiano locale nel comune di Brescia – spiega Silvia Omodei del gruppo di lavoro – nel primo biennio dall’approvazione della legge (2018-2019) furono raccolti circa 800 testamenti. Nel biennio successivo, quello che ha visto anche la presenza della pandemia, solamente 70. Questo è un dato che riguarda il nostro comune, ma rispecchia la percentuale nazionale».

Effetto pandemia, certo, ma anche argomento “spinoso” e difficoltà a districarsi nei percorsi burocratici, non sempre così intuitivi. Un tema forse sufficientemente conosciuto ma che necessita, oltre alla teoria, anche di un supporto pratico, di istruzioni e di punti dove poter chiarire dubbi o difficoltà.

Mauro Giacomello, anche lui volontario del gruppo di lavoro, ribadisce che «dopo un inizio spumeggiante, i dati sulla raccolta dei testamenti biologici sono sostanzialmente fermi. Abbiamo pensato che uno dei motivi per cui il deposito dei testamenti biologici è fermo è anche legato al fatto che le persone, pur essendo a conoscenza della legge e delle sue possibilità, poi si ritrovano davanti a difficoltà pratiche senza istruzioni precise. Noi iniziammo con lo sportello informativo nel 2013, prima dell’approvazione della legge. Ora, a differenza degli anni passati, non facciamo la raccolta, ma semplicemente fungiamo da sensibilizzatori e aiutiamo a far comprendere e redigere il modello. Abbiamo aggiunto un’informativa più dettagliata sui modelli che proponiamo, ma ricordiamo che per depositarlo bisogna recarsi al comune oppure da un notaio.

Intendiamo proseguire in questo servizio anche con la volontà di mantenere alta la sensibilità su un argomento importante per la chiesa valdese».

L’accesso allo sportello è libero per chiunque voglia ricevere informazioni in merito, che sia o meno membro di chiesa. Specifica Silvia Omodei «Negli anni si sono presentate diverse tipologie di persone, di cui una buona parte era già sensibilizzata sui temi dell’autodeterminazione, della libertà, dei diritti. Sono arrivate anche persone che avevano subito un’eccessiva invadenza della medicina nel periodo della malattia, colpite personalmente o attraverso esperienze di amici o parenti, e anche persone malate che avevano bisogno di tutelarsi prima di un intervento chirurgico. Poi membri anziani della nostra chiesa valdese, che hanno approfittato dello strumento che veniva offerto per mettere in chiaro le proprie volontà».

L’appuntamento con lo Sportello Informativo sul Testamento biologico è a cadenza mensile, nei locali della chiesa valdese, in via dei Mille 4 a Brescia. Il prossimo sarà questo sabato 19 marzo, dalle 15 alle 17.

Il servizio è stato ampliato anche con un collegamento su piattaforma Zoom, a cui si può partecipare chiedendo gli accessi al pastore Leonardo Magrì o scrivendo a testamentobiologico.valdese.bs@gmail.com.