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Il dramma della guerra arriva nel Pinerolese

I primi profughi dall’Ucraina sono arrivati anche nel Pinerolese. 

La situazione di guerra è talmente pesante che le colonne di persone in viaggio per sfuggire ai bombardamenti seguono i percorsi che ormai siamo abituati a conoscere attraverso le notizie quotidiane dal fronte (Polonia in primis e poi anche Romania), ma anche vie più impervie e particolari.

La Caritas di Pinerolo (To) ha iniziato ad ospitare in zona i primi profughi: «Abbiamo lanciato un appello alla ricerca di disponibilità di alloggi o anche di solo una o due stanze presso la famiglie e in pochi giorni abbiamo avuto più di 100 adesioni» commenta il direttore della Caritas Rocco Nastasi. 

Ora uno dei lavori è la verifica puntuale delle offerte, le disponibilità reali, gli spazi e l’incontro con le persone che vorrebbero accogliere; «Le persone che stanno arrivando fanno parte delle prime ondate, di quelli che sono partiti dai loro paesi a piedi e che ad un certo punto hanno trovato un autobus o un qualunque mezzo che venisse in occidente.

Alcuni hanno amici o parenti in Italia e sono proprio queste persone a invitarli a venire da noi, altri semplicemente sono partiti per sfuggire alle bombe; una donna è arrivata addirittura dallo Sri Lanka».

Le prime persone accolte sono risultate tre nuclei famigliari a “Casa Gabriele” a Pralafera di Luserna San Giovanni (To), un’altra persona è stata collocata in seminario e cinque ragazze dalle suore; laddove ci sono amici o parenti sono queste persone a fare da mediatori.

«La costante è comunque una sola: qui arrivano solo donne; gli uomini sono rimasti la per la difesa».

Avete un’idea dell’entità del fenomeno?

«Proprio no; pochi giorni fa ero a colloquio col direttore nazionale della Caritas e anche lui mi comunicava l’incertezza sulla dimensione di questa emigrazione; si tratta comunque di migliaia di persone e molto dipenderà dalla piega che prenderanno gli eventi» chiosa Rocco Nastasi.