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Il segretario generale del Cec al patriarca Kirill di Mosca: «alzate la voce perché la guerra sia fermata»

In una lettera al patriarca ortodosso Kirill di Mosca il 2 marzo, il segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese, padre Ioan Sauca, ha chiesto di mediare affinché la guerra tra Russia e Ucraina possa essere fermata. «La tragica situazione della guerra in Ucraina ha portato enormi sofferenze e perdite di vite umane».

Il patriarca ortodosso russo Kirill aveva pronunciato il 24 febbraio un appello a tutte le parti coinvolte nel conflitto in Ucraina «per evitare vittime civili» sottolineando la necessità di «superare le divisioni» tra i popoli russo e ucraino.

«Con profondo e sentito dolore, percepisco la sofferenza delle persone causata dagli eventi in corso», aveva detto Kirill al clero ortodosso e ai fedeli. «Sono profondamente in empatia con tutti coloro che sono stati toccati dalla disgrazia» in Ucraina, Russia e altrove, ha aggiunto.

«Invito tutte le parti in conflitto a fare tutto il possibile per evitare vittime civili», ha aggiunto.

Kirill aveva poi fatto appello a una versione della storia che lega i popoli russo e ucraino, in particolare il battesimo del principe Vladimir I di Kiev, noto come San Vladimir, che si convertì dal paganesimo nel 10° secolo. Dopo aver conquistato la Crimea, Vladimir fu battezzato come cristiano insieme a molti del suo popolo, dando inizio al lento processo di cristianizzazione dell’Europa orientale.

«Credo che questa comunità data da Dio aiuterà a superare le divisioni e le contraddizioni che sono sorte e che hanno portato all’attuale conflitto», aveva concluso.

Una comunicazione troppo debole secondo molti osservatori: da qui la richiesta di interventi di maggior condanna dell’azione russa in Ucraina.

«Molti dei nostri fratelli e sorelle hanno dovuto lasciare le loro case – compresi gli anziani, le donne e i bambini – per salvare le loro vite», ha aggiunto Sauca. «Il mondo intero sta guardando con profonda preoccupazione e cerca un segno di speranza per una soluzione pacifica».

Sauca ha detto di ricevere lettere ogni giorno da diverse parti del mondo che gli chiedono di avvicinarsi al patriarca Kirill per mediare in modo che la guerra possa essere fermata e la sofferenza finire. «In questi tempi di disperazione, molti guardano a Voi come colui che potrebbe portare un segno di speranza per una soluzione pacifica», ha ribadito Sauca. «Scrivo a Vostra Santità come segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese ma anche come sacerdote ortodosso. Per favore, alzi la voce e parli a nome dei fratelli e delle sorelle sofferenti, la maggior parte dei quali sono membri fedeli della nostra Chiesa ortodossa». Un’esortazione con pochi precedenti.

I cristiani occidentali celebrano il 2 marzo come Mercoledì delle Ceneri, il giorno del pentimento come inizio della Quaresima. Le chiese ortodosse celebreranno il 6 marzo come la Domenica del Perdono per segnare l’inizio della Quaresima il 7 marzo. «Questi potenti momenti nei nostri calendari liturgici ci chiamano al pentimento, alla pace e alla riconciliazione», conclude Sauca. «Mentre si celebrano questi momenti spirituali, con filiale rispetto e considerazione scrivo a Vostra Santità di intervenire e mediare con le autorità per fermare questa guerra, lo spargimento di sangue e la sofferenza, e di fare sforzi per portare la pace attraverso il dialogo e i negoziati».

 

Foto da The Presidential of Russia Press and Information Office