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«Trasformate il conflitto in riconciliazione»

Il segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), Ioan Sauca, ha firmato e rilanciato l’accorato appello diramato dal capo della Chiesa ortodossa dell’Ucraina (Patriarcato di Mosca) esortando il presidente Putin a fermare la guerra e riportare la pace in Ucraina.

«Il Consiglio ecumenico delle chiese – si legge nella nota pubblicata sul sito del Cec – condivide e sostiene l’appello lanciato lo scorso 24 febbraio da Sua Beatitudine il metropolita Onuphry di Kiev e di tutta l’Ucraina (Patriarcato di Mosca)», afferma Sauca.

«Richiamando i legami storici e le affinità tra il popolo ucraino e il popolo russo, Sua Beatitudine ha invitato il presidente Putin a fermare una guerra paragonabile al fratricidio di Abele commesso da Caino».

Questo appello dev’essere ascoltato, prosegue Sauca: «Il Cec condividendo questa chiamata alla responsabilità, rivolge lo stesso appello al presidente Putin, affinché fermi questa guerra fratricida e ristabilisca la pace».

Il Consiglio delle Chiese cristiane in Francia, profondamente preoccupato per l’escalation delle tensioni geopolitiche alle frontiere dell’Ucraina, prega per tutta la popolazione ucraina. Incoraggia tutte le Chiese a mostrare solidarietà concreta con le popolazioni colpite e a pregare per la pace e la fine immediata del conflitto, ispirandosi alle parole di San Paolo: “Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha demolito il muro di separazione”. (Ef. 2:14)

Mentre i cristiani si preparano a entrare nella Quaresima prima della luminosa festa della Resurrezione di Cristo, in uno spirito di umiltà e pentimento, preghiamo che la pace celeste sia restaurata sulla terra e che la violenza cessi immediatamente.

Vescovo Eric de Moulins-Beaufort, presidente Conferenza Episcopale Francese

Pastore François Clavairoly, presidente  Federazione Protestante Francese

Metropolita Dimitrios, presidente Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia

 
Foto di Albin Hillert