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Costruire credibilità e fiducia nell’era digitale

L’ultimo numero di Media Development, la rivista trimestrale dell’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (Wacc) contiene le riflessioni e le idee raccolte prima e durante lo storico Simposio sulla comunicazione sociale e la giustizia nell’era digitale, Communication for Social Justice in a Digital Age, organizzato dalla Wacc e dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec).

Simposio che si è concentrato lo scorso settembre sull’impatto dell’utilizzo degli strumenti digitali e su quanto abbia avuto effetti nelle comunità e nelle società di tutto il mondo: comunità di fede, società civile, organizzazioni ecumeniche e accademiche e Ong.

«Opportunità, inclusione e democrazia digitale» è l’editoriale in apertura di Philip Lee, l’editore per lo sviluppo dei media della Wacc e segretario Generale.

L’incontro così massiccio con tecnologie informatiche «può essere l’inizio di un lungo processo di rivalutazione dei diritti di comunicazione digitale e può essere studiato anche a livello antropologico, ossia è oggi possibile osservare quanto le tecnologie stiano cambiando la società e forse anche la natura dello stesso essere umano», scrive Lee.

Il numero della rivista dedicato al tema «Costruire credibilità e fiducia nel mondo digitale», include il discorso di apertura della dott.ssa Ellen Ueberschärn – la presidente della Heinrich Böll Foundation -, nel quale si affrontano gli aspetti positivi e negativi della tecnologia digitale. Riflessione nella quale vengono sollecitate le organizzazioni della società civile, le comunità religiose e le Ong a «farsi portatrici delle lotte per la libertà e la dignità di tutte e tutti, sia nella sfera digitale sia “offline”, ossia nella vita concreta. La democrazia e il benessere pubblico devono unirsi in una lotta comune: costruire credibilità e fiducia nel mondo dei media digitali», prosegue Ueberschär. 

L’articolo Dreaming of the Common Good di Dennis Smith, ex presidente della Wacc, sintetizza invece le discussioni nate nel gruppo di studio e lavoro, composto principalmente da ricercatori del Sud del mondo e realizzate in vista del simposio.

L’articolo Colmare il divario digitale di genere dal punto di vista dei diritti umani, redatto da Association for Progressive Communications sottolinea poi l’importanza di considerare non solo «l’accesso alla rete e alle tecnologie di “chi”, ma l’accesso a “cosa”». Si osserva: «Internet è diventato uno spazio critico e utile per molte donne e per accedere a informazioni rilevanti che spesso non sono disponibili nella comunicazione ordinaria. Norme sociali e culturali spesso ne impediscono i contenuti. Come a esempio informazioni sulla salute sessuale e sui diritti riproduttivi. Informazioni che in alcune aree del mondo sono ritenute oscene e dunque censurate nel contesto sociale. Le donne devono poter avere accesso a tutte le informazioni; dunque, il web può aiutare a far scelte informate e vitali», si legge.

Media Development è gratuito per i membri Wacc sia per i singoli sia per le organizzazioni. Consulta le informazioni sull’adesione al Wacc qui: https://waccglobal.org/join/