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Falò valdesi, quasi tutti annullati

Alla fine la pioggia dei giorni scorsi, poca, non è servita. I falò, nella stragrande maggioranza dei casi, sono vietati. L’ordinanza regionale di massima pericolosità per incendi boschivi infatti vieta l’accensione di fuochi.

 

Ma andiamo con ordine.

A Pinerolo nessun falò “ufficiale”: infatti, come è noto da tempo, quest’anno Saluzzo, in Provincia di Cuneo, è il luogo deputato ad accogliere i festeggiamenti del XVII. Falò quindi confermato in piazza Castello alle 20,45.

A Luserna San Giovanni il Concistoro ha organizzato una fiaccolata con torce elettriche che ognuno si porterà. 

La partenza  avrà luogo alle ore 20dal piazzale del Tempio dei Bellonatti. Sì passerà per la Strada della Fornace, via Gianavello, piazza Partigiani, via Bellonatti e si torna al Piazzale del Tempio per un momento di riflessione, lettura e canto. 

Ad Angrogna, Bobbio e Torre Pellice nessun fuoco previsto. «Abbiamo aspettato fino all’ultimo, sperando in un’abbondante nevicata in extremis, ma così non è stato, e dunque non crediamo che con l’attuale siccità ci siano le condizioni per accendere fiaccole o falò questa sera a Torre Pellice» spiega il pastore Michel Charbonnier. 

Angrogna organizza una “torciata” di libertà: partenza dal Serre e da San Lorenzo alle ore 20 e ritrovo al Vengie per il Giuro.

Bobbio conferma il corteo alle 19,30 in piazza per l’accensione delle fiaccole e un giro del paese che si concluderà nel prato vicino al tempio.

A Rorà invece deroga sia per fiaccolata che per falò come da programma. 

A Prarostino e San Secondo invece non ci saranno i fuochi. La chiesa di San Secondo ci si ritrova ugualmente attorno al falò. In val Chisone (Pramollo, San Germano Chisone, Villar Perosa) non ci sono deroghe, così come a Pomaretto. A Villar Perosa suonerà la campana ed è previsto un momento di incontro davanti al tempio. A Pomaretto   ma ritrovo alle 20 davanti al piazzale del tempio con discorso del pastore per ricordare l’emancipazione dei valdesi nel 1848 e il senso della Festa della libertà. Tutto confermato a Prali (fiaccolata e falò) mentre a Massello probabilmente, per l’elevato rischio incendi, non si farà nulla.