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Uganda. Proteggere le donne vulnerabili

La Federazione luterana mondiale (Flm) e le organizzazioni partner che lavorano in Uganda hanno presentato a gennaio un proprio rapporto, il cosiddetto “Rapporto Ombra”, al Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (Cedaw), nel quale si chiede al governo della nazione dell’Africa orientale di realizzare le riforme e implementare la legislazione esistente volte a proteggere le donne che trovano accoglienza in comunità per rifugiati e per esuli di guerra. 

La Flm opera in Uganda dal 1979, sostenendo principalmente la produzione agricola e altre attività generatrici di reddito, oltre a fornire soccorsi di emergenza e protezione a lungo termine ai rifugiati e agli sfollati interni in fuga da conflitti o disastri naturali. L’Uganda è il paese africano che ospita il maggior numero di rifugiati, con oltre un milione e mezzo di persone che risiedono negli insediamenti. Sebbene il paese abbia registrato una crescita economica significativa negli ultimi dieci anni, circa un quarto della popolazione rimane sulla soglia di povertà.

Nel nuovo Rapporto Ombra, la Flm e i partner sottolineano l’urgenza di adottare misure volte a porre fine alla violenza di genere (GBV) contro donne e ragazze vulnerabili, sia esse stesse rifugiate o appartenenti alle loro comunità ospitanti. Il rapporto chiede al governo dell’Uganda di accelerare l’istituzione di tribunali speciali per contrastare la violenza di genere in queste comunità e aumentare le risorse per il settore della giustizia affinché agisca in maniera rapida ed efficiente.

Altre raccomandazioni includono: la necessità di creare rifugi di protezione, fornire assistenza olistica alle sopravvissute alla violenza sessuale, sensibilizzare donne e uomini nelle comunità vulnerabili sulla prevenzione di pratiche dannose come il matrimonio precoce, e responsabilizzare i paralegali a fornire consulenza e supporto tempestivi. 

La Federazione luterana mondiale lavora in collaborazione con gli attori della giustizia locale in Uganda per organizzare sessioni di tribunali mobili e cliniche di assistenza legale per garantire giustizia alle sopravvissute alla violenza di genere. Nel 2019, i gruppi religiosi hanno sostenuto una nuova legge che chiede sanzioni severe per i colpevoli, ma i casi rimangono sottostimati ed è urgente una più stretta cooperazione tra polizia, magistratura, autorità sanitarie e leader delle comunità per rafforzare i percorsi di sostegno per le sopravvissute.

Il Rapporto Ombra identifica anche l’istruzione, l’assistenza sanitaria, compresi i servizi di salute riproduttiva, e la partecipazione alla vita pubblica come aree chiave in cui il Governo potrebbe adottare misure per rafforzare i diritti delle donne e delle ragazze, soprattutto nelle aree rurali remote. In particolare, a fronte del diffondersi della pandemia di COVID-19 che ha impedito a molte ragazze di accedere all’istruzione online, il Rapporto Ombra esorta il Governo ad aumentare gli stanziamenti di bilancio per costruire aule, formare insegnanti, aumentare l’accesso all’elettricità e promuovere l’inclusione delle studentesse incinte, delle madri adolescenti e delle persone con disabilità.