17_luglio

Ringraziare Dio con gioia

Ti benedirò finché io viva, e alzerò le mani invocando il tuo nome
Salmo 63, 4

Ringraziate con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce
Colossesi 1, 12

Caro fratello, cara sorella, quante volte ti fermi a pensare e ad essere grato per tutto ciò che hai nella tua vita? Di solito tendiamo a concentrarci su ciò che ci manca ed è facile che anche le esperienze più belle, la compagnia più sincera, le giornate più limpide passino senza nemmeno accorgercene. Sono ormai parecchi gli studi che dicono che la gratitudine praticata ogni giorno può rafforzare il nostro sistema immunitario, portare positività nella nostra vita e renderci più sereni, migliorando le nostre relazioni e il modo di vedere noi stessi. 

Anche secondo l’apostolo, che scrive alla comunità di Colosse, la gratitudine dovrebbe essere l’atteggiamento del credente nei confronti della vita perché tutto ciò che abbiamo, ma davvero tutto, non è per niente scontato e dovuto, ma tutto donato. Per questo bisogna non solo ringraziare ma addirittura abbondare nel ringraziamento, scrive l’apostolo più avanti nella lettera (2, 7) perché tutto è grazia del Signore. All’interno di questa grazia rientra la nostra vocazione di credenti in Gesù Cristo, anch’essa per nulla scontata. Questo quindi l’oggetto del nostro ringraziamento: essere grati a Colui che ci ha scelti, che ci “ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce”, cioè coloro che sono messi da parte per una missione specifica, il Regno di Dio. Noi, che senza di lui eravamo nelle tenebre, eravamo cioè spiritualmente morti, abbiamo adesso la grazia di poter testimoniare nel mondo che una nuova vita e un nuovo cambiamento sono possibili se ci affidiamo con fiducia a Dio e facciamo la sua volontà. Quanto è meravigliosa la posizione in cui ci ha messi il Signore. Ringraziamolo quindi oggi per questo e chiediamogli di crescere e di essere fortificati sempre e solo in Lui. Amen.