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Salviamo il “muro saraceno” di Bobbio Pellice

Potenza dei “social”; poche settimane fa l’accompagnatrice naturalistica Emanuela Durand di Rorà ha segnalato la presenza sul versante sud dei monti di Bobbio Pellice, nei pressi della borgata Sarsenà di un vecchissimo muro, definito storicamente saraceno e meritevole di tutela.

«Ero andata a fare un’escursione da quelle parti, proprio per individuare quel manufatto e l’ho trovato in pessimo stato di conservazione; anzi a rischio perché su di esso incombe un grosso e vetusto albero, cresciuto all’interno del rudere della casa. Sono riuscita a togliere almeno il ramo che poggiava sulla casa e successivamente ho pubblicato sul mio profilo social alcune foto del muro. Ho ricevuto un sacco di like e commenti».

La vicenda dell’occupazione saracena dell’alta val Pellice è nota, specie a Bobbio; vera o presunta la storia, si fa riferimento a quella popolazione sia nell’architettura che nei toponimi locali.

«Il muro è già in parte crollato e anche ricostruito da un lato ma purtroppo non con quelle caratteristiche “a spiga” della disposizione delle pietre; sarebbe bello che qualcuno si facesse carico del recupero come testimonianza di quel che fu il muro».

Se fosse vera la storia dell’occupazione saracena in val Pellice il muro potrebbe risalire al decimo o undicesimo secolo. La zona è molto nota e apprezzata da residenti e turisti; si può raggiungere Serre Sarsenà e volendo anche il Vallone degli Invincibili. 

Ma per intervenire nel recupero del muro occorreranno maestria e risorse economiche; la prima forse si potrebbe anche reperire in loco, per le seconde la strada è certamente più impegnativa.