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Ponti, non muri

Costruire ponti, non muri, anche con le parole. Nel Giorno della Memoria, e nell’ambito delle iniziative per i vent’anni di Articolo 21, l’associazione di giornalisti ha voluto ringraziare le realtà religiose che hanno contribuito alla Carta di Assisi. Il decalogo è stato siglato nel 2019 proprio per contrastare il linguaggio d’odio e promosso da Articolo 21 insieme a rappresentanze della società civile, delle istituzioni, delle religioni, appunto, e del mondo dell’informazione.

Per questo, ieri, 27 gennaio, una delegazione di Articolo 21, con il presidente della Federazione nazionale della stampa Beppe Giulietti Roberto Natale, ha incontrato il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Daniele Garrone, e consegnato una targa, che riporta proprio l’incipit del testo dell’articolo della Carta Costituzionale che sancisce il diritto ad informare ed essere informati. Perchè «La Costituzione si difende con radicalitá», come ha detto Giulietti, così come «il diritto a un’informazione plurale».

La stessa delegazione dell’associazione è stata ieri mattina al Ghetto di Roma, in visita alla panchina in memoria dei giornalisti uccisi nei campi di concentramento che due anni fa venne inaugurata con l’allora presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

Una targa come quella recapitata alla Fcei è stata consegnata alla presidente della Comunità Ebraica romana, Ruth Dureghello e agli esponenti delle altre confessioni che hanno firmato la Carta: oltre alla Fcei, al Centro Islamico Culturale d’Italia – Grande Moschea di Roma e alla redazione de La Civiltà Cattolica.

Daniele Garrone, a margine dell’incontro odierno coi rappresentanti di Articolo 21:

Roberto Natale: