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Il governo francese stanzia 4 milioni di Euro per la sicurezza dei luoghi di culto

Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha annunciato un finanziamento di quattro milioni di euro per la sicurezza dei luoghi di culto in Francia, in particolare per finanziare i mezzi di videosorveglianza.

«Come ministro responsabile dei culti, il mio compito è proteggerli. Aumentiamo così i mezzi che consentono di dotare i luoghi di culto in particolare di videoprotezione», ha indicato Darmanin, davanti alla chiesa di Saint-Germain-l’Auxerrois a Romainville (Seine-Saint-Denis), obiettivo di effrazioni, furti e un “certo numero di atti vandalici nella notte di domenica 10 gennaio.

L’azione è finanziata dalla segreteria generale del Comitato interministeriale per la prevenzione della delinquenza e della radicalizzazione (Cipdr). Interrogato dall’Afp, Hugues de Woillemont, portavoce della Conferenza episcopale di Francia (Cef), si è detto «grato per questi fondi offerti», aggiungendo che è «importante poter lasciare aperte le chiese».

Tali atti «danneggiano, feriscono la fede», ha sottolineato, senza poter valutare «se ce ne sono di più o di meno» del solito. Da gennaio 2021 in Francia sono stati registrati 1.400 atti antireligiosi (insulti, vandalismi, profanazioni), in calo del 17% rispetto all’anno precedente. Nel 2021 sono stati registrati 686 atti anticristiani, rispetto ai 921 del 2019, con un decremento del 25%.

Per quanto riguarda gli atti antisemiti, il Ministero dell’Interno ha registrato un calo del 15%, 523 nel 2021 contro i 617 del 2019. Gli atti anti-musulmani sono aumentati del 32% (171 contro 129 nel 2019). Fino a marzo è in corso una missione parlamentare di Ludovic Mendes (LREM) e Isabelle Florennes (Modem) «per fare ulteriori proposte sulla questione degli atti antireligiosi: analisi delle cause e manifestazioni del fenomeno, misure di protezione»,  ha precisato il ministro su Twitter.