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Novità al Centro culturale valdese di Torre Pellice

«Il museo storico al momento è chiuso ma per il resto (biblioteca, ufficio “il barba”, uffici e segreteria) siamo pienamente operativi»: queste le parole di Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro culturale valdese di Torre Pellice che si prepara alla riapertura del museo storico prevista nella prima settimana di febbraio. «Questa è la nostra volontà ma dipendiamo dai decreti legati alla pandemia e dalla sua crescita che potrebbe portare il Governo a emanare misure restrittive per questo tipo di luoghi».

In ogni caso al Centro non si sta con le mani in mano e si sta allestendo, in occasione della riapertura del museo storico, una mostra dedicata a Paolo Paschetto. «Un Paschetto quasi inedito oserei dire – aggiunge Rosso –; infatti non saranno esposte le opere “solite”, quelle della collezione della Tavola valdese che in molti conoscono e che ritraggono principalmente i paesaggi delle valli valdesi. In questo caso esporremo opere provenienti da una villa di Tivoli che i proprietari avevano deciso di arredare con tele di Paschetto. Nel corso degli anni poi hanno ceduto l’edificio conservando però alcune opere e tutti i disegni preparatori che la figlia della coppia ha donato, in parte, alla Fondazione. Lo stile è ovviamente inconfondibile ma alcuni spunti, soprattutto per il pubblico “locale” sono senz’altro nuovi e meritano una visita nei locali del primo piano dove è allestita la mostra».

Ma non è la sola novità prevista per le prossime settimane: infatti ci sarà anche un’altra esposizione visitabile, che verrà inaugurata sabato 12 febbraio. «In occasione del XVII Febbraio i missionari e le missionarie diventano protagonisti di un grande lavoro svolto in questi mesi – continua Rosso –. Missionari scienziati è il binomio su cui ci siamo basati, in collaborazione con la Società geografica italiana e abbiamo incrociato i dati della Società delle missioni di Parigi e quelli della Società delle missioni europee: il risultato che emerge è molto interessante. È infatti emerso un quadro molto ricco legato a molte figure di missionari valdesi che hanno donato collezioni scientifiche a molti musei in giro per il mondo. Questi dati saranno a disposizione di tutti in un database libero».

Infine l’ultima novità prevista dal Centro riguarda la sfera della comunicazione, con l’ideazione di una newsletter bimestrale. «Usciremo a fine gennaio ed eccezionalmente a fine febbraio per recuperare una mancata uscita – conclude Rosso – e poi ogni due mesi, chi la vorrà, la riceverà via mail. Al suo interno si potranno trovare notizie, informazioni e approfondimenti dai vari settori del Centro culturale valdese, come gli eventi legati al XVII Febbraio e alle mostre».  

 

 

Foto da Quirinale.it